Lungro, la minoranza lascia l’aula. Santoianni: «Regole democratiche violate»
Consiglio comunale teso: opposizione contro vicesindaco e presidente, accusati di gestione parziale dei lavori
Un duro scontro istituzionale ha segnato l’ultima seduta del Consiglio comunale di Lungro. Tutti i consiglieri di minoranza hanno scelto di abbandonare l’aula, denunciando quello che definiscono un clima di reiterate violazioni delle regole democratiche e una gestione parziale dei lavori consiliari.
In una nota ufficiale a firma della consigliera Elisabetta Santoianni, l’opposizione spiega le ragioni di un gesto forte, volto a tutelare la dignità dell’organismo cittadino e il mandato ricevuto dagli elettori. Secondo quanto riportato nel comunicato, la scintilla sarebbe scoccata a seguito di un intervento del Vicesindaco Alfonso Mele. Quest'ultimo, sempre secondo il comunicato, avrebbe preso la parola su argomenti non inseriti all’ordine del giorno per rivolgere considerazioni personali e politiche direttamente alla consigliera Santoianni. "Un comportamento inaccettabile e contrario al regolamento – si legge nella nota – che trasforma la sede istituzionale in un terreno di scontro personale."
Le critiche più aspre della minoranza sono però rivolte alla Presidente del Consiglio comunale Valentina Pastena, accusata di non aver garantito l'imparzialità necessaria al suo ruolo. Secondo l'opposizione, la Presidenza avrebbe non solo permesso interventi fuori dall’ordine del giorno, ma avrebbe assunto posizioni di parte. A scaldare ulteriormente gli animi sarebbe stata una frase rivolta a un consigliere di minoranza: “Finalmente sentiamo la tua voce”. Un’espressione che il gruppo di opposizione giudica offensiva e lesiva della dignità di chi siede tra i banchi del Consiglio.
L'abbandono dell'aula viene descritto nel documento come un atto di responsabilità istituzionale. Secondo i consiglieri di minoranza, sono venute meno le condizioni minime per un confronto civile e rispettoso. "Continueremo a svolgere il nostro ruolo di controllo e proposta con determinazione – conclude la nota di Elisabetta Santoianni – ma esigiamo il rispetto rigoroso delle regole, dei ruoli e dei principi di democrazia consiliare". La palla passa ora alla maggioranza, da cui si attende una replica su quanto accaduto in una seduta che segna un punto di rottura profondo nel dialogo politico della comunità lungrese.