Mendicino, il sindaco replica al consigliere di minoranza Luciani che aveva chiesto l’accesso agli atti
Irma Bucarelli: «Accuse lesive dell’immagine del Comune, non accettiamo strumentalizzazioni»
In riferimento alla nota stampa diffusa dal Consigliere di minoranza Luciano Luciani, nella quale lo stesso afferma di aver richiesto l’intervento di Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza per presunti ostacoli nell’esercizio del diritto di accesso agli atti, l’Amministrazione comunale di Mendicino ritiene necessario fornire alcune doverose precisazioni.
Sin dall’inizio dell’attuale consiliatura, gli uffici dell’Ente sono quotidianamente impegnati a rispondere a un numero estremamente elevato di richieste provenienti dal Consigliere Luciani. Si tratta, in larga parte, di richieste di accesso agli atti, interrogazioni, istanze di chiarimenti e richieste ispettive che riguardano pressoché ogni attività amministrativa, gestionale e operativa del Comune.
Dall’inizio dell’anno si contano circa un centinaio di istanze, numero che risulta oggettivamente sproporzionato rispetto alle ordinarie esigenze di controllo proprie del mandato consiliare. L’Amministrazione comunale, pur nel pieno rispetto dei diritti riconosciuti ai Consiglieri comunali e nella massima trasparenza dell’azione amministrativa, sottolinea come tali richieste — per quantità, frequenza e contenuto — abbiano determinato un notevole aggravio di lavoro per gli uffici, già costretti a operare in condizioni di carenza cronica di personale.
Tale situazione comporta inevitabili ritardi nell’evasione delle istanze, che non possono in alcun modo essere interpretati come volontà di ostacolare l’azione di controllo del Consigliere, bensì come conseguenza delle limitate risorse umane a disposizione dell’Ente e dei numerosi adempimenti quotidiani cui gli uffici sono chiamati.
«Non possiamo restare indifferenti di fronte a una situazione che sta mettendo a dura prova la serenità e l’efficienza dei nostri uffici» – dichiara il Sindaco di Mendicino Irma Bucarelli, aggiungendo che «gli operatori comunali lavorano quotidianamente con dedizione, tra mille difficoltà, per garantire servizi e risposte ai cittadini. È ingiusto e controproducente che le loro energie vengano assorbite da un’attività ispettiva sproporzionata e spesso finalizzata più al clamore mediatico che al reale interesse pubblico».
È doveroso ricordare, difatti, che il diritto di accesso e di informazione dei consiglieri comunali, pur essendo un fondamentale strumento di garanzia democratica, deve essere esercitato in modo da conciliare la funzione di controllo con la tutela di altri diritti e interessi pubblici e privati, evitando che l’attività ispettiva si trasformi in un elemento di intralcio o di pressione nei confronti del personale comunale.
«Il diritto di controllo del consigliere comunale – prosegue il Sindaco – è sacrosanto, ma deve essere esercitato nel rispetto dei principi di collaborazione, equilibrio e responsabilità istituzionale. Non accetteremo che l’attività amministrativa venga strumentalizzata o che si diffondano pubblicamente accuse o insinuazioni lesive dell’immagine del Comune e dei suoi dipendenti».
Purtroppo, il clima che si è venuto a creare all’interno del Palazzo di Città, anche a causa della diffusione pubblica, attraverso social e altri canali, di contenuti e dichiarazioni spesso parziali o privi di contraddittorio, sta generando un crescente stato di tensione all’interno della struttura amministrativa. Tale situazione, che assume ormai tratti quasi intimidatori, è stata già rappresentata a Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza e sarà oggetto di informativa anche presso le competenti Autorità, tra cui la Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine, affinché possa essere ripristinato un clima di serenità e rispetto istituzionale all’interno della Casa comunale.
«Continueremo a operare – conclude Irma Bucarelli – nel segno della trasparenza, della legalità e del rispetto delle regole e confidiamo che tutte le istituzioni preposte possano contribuire a ristabilire un clima sereno e costruttivo all’interno della nostra comunità amministrativa».