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27/07/2023 ore 09.30
Politica

Mendicino, "Nuovi orizzonti" replica a Palermo: «Da lui ricostruzioni non veritiere»

«Vogliamo far conoscere le motivazioni sottese alla nostra assenza che non voleva certo portare alla rottura del sodalizio»
di Redazione

«Apprendiamo dai social la decisione del sindaco Antonio Palermo di rassegnare le sue dimissioni. Restiamo stupefatti dalla notizia conoscendo i tanti impegni ancora da assolvere per realizzare compiutamente il nostro programma elettorale. Letta la ricostruzione dei fatti da lui fornita ci corre l’obbligo di precisare e portare a conoscenza dei cittadini le vere ragioni che ci hanno portato a non presenziare l’ultimo consiglio comunale». A prendere la parola è il gruppo di Mendicino “Nuovi Orizzonti” che fino a ieri rappresentava la maggioranza consiliare.

 Irma Buccarelli, Ignazio GiordanoRossella Giordano e Roberto Caputo spiegano: «Non è corretto affermare, come invece fa il sindaco, che la nostra assenza abbia impedito l’approvazione del Rendiconto Finanziario dell’anno 2022 in quanto lo stesso era stato da noi approvato e votato nel consiglio comunale del 9 maggio 2023 per come da delibera di c.c. n. 12 della stessa data, facilmente consultabile sull’albo pretorio dell’Ente. Quella di ieri era solo una nuova approvazione del rendiconto, peraltro facoltativa, alla luce di alcune rimostranze fatte dal gruppo di minoranza Avanti Mendicino».

“Nuovi Orizzonti” entra quindi nel merito di quella che per loro è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Il nostro gruppo consiliare non ha presenziato durante l’ultimo consiglio comunale in quanto nonostante abbia richiesto il rinvio del punto all’odg circa l’esternalizzazione dei tributi, non ha ricevuto alcun ascolto da parte del sindaco. Avendo appreso tale argomento da portare in Consiglio comunale soltanto durante la riunione dei capigruppo, abbiamo ritenuto di richiedere uno slittamento al fine di consentirci un costruttivo confronto con tutta la maggioranza di governo».

«Non ci dilunghiamo oltre – concludono – perché ci saranno tempi e luoghi per far conoscere le motivazioni sottese alla nostra assenza che non voleva certo portare alla rottura del sodalizio, ma riaffermare i canoni della buona amministrazione. Riteniamo tali precisazioni doverose per riportare la verità dei fatti sui giusti binari».