Montalto Uffugo, Luigi Formoso spiega il passo indietro: «Superficialità e cattiveria mi hanno fatto desistere»
Non solo consigli per proteggere gli occhi dai raggi solari. Come anticipato in un altro servizio, l’intervista con il medico oculista Luigi Formoso è stata l’occasione per parlare anche di politica.
Prima delle elezioni comunali, si parlava di una sua possibile candidatura a sindaco di Montalto. Cosa è successo poi?
Mi piaceva l’idea di concorrere per la carica di sindaco perché ho già avuto esperienza come consigliere comunale a Cosenza. Volevo restituire a Montalto, dove ho lavorato come medico di medicina generale e specialista per 40 anni, un po’ di ciò che ho ricevuto. La comunità mi ha dato tanto affetto e io ho dedicato molto lavoro. Ora, essendo vicino alla pensione come pubblico dipendente, volevo dedicarmi a questa nuova attività con grande piacere.
Tuttavia, una serie di eventi avversi, tra cui incompetenza, superficialità e cattiveria da parte di alcuni, mi hanno fatto desistere. Non c’erano le condizioni per trasformare Montalto in una città come avrei voluto. Così, a un certo punto ho deciso di smettere perché non c’era la possibilità di far diventare Montalto una città e spero, spero tanto che lo diventi, ma le condizioni sono perché rimanga sempre un paese.
Quali erano i programmi per Montalto?
Bisognava partire dall’aspetto urbanistico della città e dall’aspetto di conurbazione umana. Montalto, soprattutto Taverna e Settimo che sono cresciuti diciamo negli ultimi 15 anni, 20 anni, sono delle località dove sono affluite delle persone di diversa estrazione culturale, ma soprattutto di diversa, diciamo, collocazione geografica. L’idea di poter creare le condizioni, affinché questi numerosi abitanti potessero stare assieme e far crescere una località che è veramente al centro della provincia di Cosenza.
Montalto può fare da ponte a tutti i paesi della Valle del Crati, senza dimenticare Rogliano che non fa parte della città unica in questo momento, ma a quattro chilometri da Rogliano inizia una frazione che si chiama Donnici, che è comune di Cosenza. Pensi che a Montalto nel 1400 c’era la prima facoltà di Astronomia, c’è la storia di Leoncavallo, è un paese che deve diventare città e me lo auguro con questa amministrazione.
In attesa di capire se la città unica verrà realizzata o meno, sono previste opere importanti tra Rende e Montalto.
È vero, si parla di progetti importanti come la ferrovia ad alta velocità nella zona di Settimo e la costruzione di un ospedale in collaborazione con l’Università della Calabria. Queste opere potrebbero trasformare Montalto in un centro importante. Indipendentemente dalle polemiche politiche, ciò che conta è che queste infrastrutture, come l’ospedale, vengano realizzate e che si riempiano di contenuti. Il mondo universitario, che è in fermento, sta già formando professionisti di alto livello che contribuiranno a questo sviluppo.