Sezioni
04/02/2023 ore 10.18
Politica

Morano, intimidazione ad un consigliere: «Parlare troppo equivale a morire»

Angelo Biagio Saverino, che è anche membro della direzione regionale del Partito Democratico, ha denunciato il fatto ai Carabinieri: «Non saranno questi metodi mafiosi a fermare la mia attività»
di Antonio Clausi

E’ un’intimidazione in piena regola quella recapitata Angelo Biagio Severino, consigliere comunale di Morano e membro della direzione regionale del Partito Democratico. Uscito da casa, ieri mattina ha trovato il garage imbrattato con una scritta minacciosa. Il contenuto lo invita senza mezzi termini a tacere. Qualcuno sulla saracinesca del suo box ha scritto “Parlare troppo equivale a morire”, disegnando delle croci con una bomboletta gialla.

Il diretto interessato ha denunciato l’accaduto e si è sfogato sui social parlando di una situazione «angosciante». «Dopo l’incredulità che nella nostra comunità possa vivere una persona che arrivi a tanto e dopo lo sgomento iniziale – ha aggiunto – la mia reazione è descrivibile solo con una parola “Coraggio”. Al vigliacco mandante rispondo che non saranno certo tali modi di fare, chiaramente mafiosi, a fermare la mia attività, anzi mi danno ancor di più lo stimolo per condurre le mie battaglie a difesa dei più deboli. L’unica cosa che mi rammarica in tutto ciò è che a scoprire la scritta è stata la persona che amo fortemente e, che in questo periodo avrebbe bisogno solo di tranquillità, peccato che esiste persona così perfida da non capire».

«Ma non bisogna piegarsi, come diceva Paolo Borsellino bisogna educare i giovani a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà e rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità. I miei più sentiti ringraziamenti, in questa triste vicenda vanno ai militari dell’Arma dei Carabinieri, per la loro vicinanza e per il prezioso lavoro svolto, nonché a tutte le persone che hanno prontamente dimostrato piena solidarietà. Attendiamo ora – ha concluso – la risposta della Giustizia, che sono certo non mancherà».

Le reazioni e la solidarietà ad Angelo Biagio Severino

Il sindaco Nicolò De Bartolo ha preso subito posizione. «Al netto di ogni posizione politica ci sono atti da condannare fermamente – ha detto -. Come primo cittadino di questa comunità oggi per me è un giorno triste. Mi auguro che le Autorità preposte facciano piena luce sulla vicenda ed esprimo massima solidarietà al consigliere comunale Biagio Angelo Severino rimanendo a completa disposizione per qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere sulla triste e grave vicenda. La violenza e la minaccia sono strumenti utilizzati dai vili e dai deboli. Condanniamoli insieme emarginando questi soggetti che nulla hanno a che vedere con il vivere civile»

Anche l’ex consigliere regionale Graziano Di Natale è intervenuto sull’argomento schieradosi al fianco del suo collega di partito. «“Parlare troppo”! Questa è la scritta che ignoti hanno fatto ritrovare sulla porta del garage di Biagio Angelo Severino consigliere comunale di Morano Calabro. Angelo, nei giorni scorsi, è stato protagonista di denunce pubbliche e a lui va tutta la mia solidarietà e vicinanza. Insieme alla comunità de La Migliore Calabria sosteniamo con forza la sua azione con la speranza che si possa realmente cambiare la nostra bellissima terra di Calabria».

Non manca la nota del circolo locale del Partito Democratico. «Esprimiamo piena solidarietà al consigliere Comunale Angelo Severino membro nella direzione regionale del nostro Partito, colpito da un vile ed odioso atto intimidatorio . Si tratta di un gesto gravissimo e che nessuno deve sottovalutare, a partire dalle istituzioni e dalla società civile. Nel comunicare la vicinanza del partito, siamo convinti che un simile episodio non fermerà il lavoro scrupoloso ed attento, che il consigliere Severino sta portando avanti con determinazione da tempo».

«Le stesse croci apparse sul garage di Saverino – scrive Giannatale Tramaglino, capogruppo di MoranoLaB – sono apparse qualche anno fa sulla porta dell’ex segretario del PD Vito Monopoli Aloisio. La stessa firma, la stessa tensione politica, la stessa minaccia. E’ chiaro che esiste un’unica mano delinquenziale, che ha lo scopo di intimidire chiunque faccia politica in questo paese; non c’è alcun dubbio che il movente sia quello politico. Purtroppo la giustizia perseguita solo il colpevole materiale, ma non quello morale. Piena solidarietà ad Angelo, Sonia e a tutta la famiglia. Vi siamo vicino e vi invito a resistere insieme a noi, per difendere la Libertà di espressione di tutta la cittadinanza».