Nuovo ospedale, su Cosenza e Rende svettano altissimi i campanili
Il centrodestra d’oltre Campagnano replica a Caruso e tira Principe per la giacchetta: «Non è accettabile che il gruppo con cui condivide un percorso amministrativo vada contro gli interessi della città»
Si riprende a discutere del nuovo ospedale dell’area urbana e, puntuali, tornano a svettare altissimi i campanili. Al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che proprio ieri si schierava apertamente contro la realizzazione del futuro Policlinico a Rende, nella zona di Arcavacata, replicano oggi i consiglieri comunali rendesi di centrodestra che accusano il primo cittadino della città confinante «di voler togliere a Rende un’opera strategica, moderna e di importanza regionale, che la nostra città attende da anni».
A Caruso, i consiglieri di centrodestra contestano di aver perorato il claim della città unica e di aver messo poi una lista di suo riferimento a disposizione di Sandro Principe, contrario invece alla città unica. «È quindi paradossale – ne deducono – che oggi lo stesso Caruso si opponga alla costruzione di un Policlinico moderno e funzionale a Rende, proprio nel territorio della città con cui aveva deciso di condividere un percorso politico e amministrativo».
Per Marco Ghionna & co. il Policlinico ad Arcavacata di Rende «non rappresenta solo una conquista per la nostra città, ma un’opportunità di crescita per tutta l’area urbana: un investimento che darebbe nuova linfa ai servizi sanitari, al territorio e all’economia locale».
Da qui, insomma, l’appello al sindaco Principe «di assumere una posizione chiara e pubblica, difendendo con determinazione la realizzazione del Policlinico a Rende. Non è accettabile che un gruppo politico con cui egli stesso condivide un percorso amministrativo si comporti in modo apertamente contrario agli interessi della città».
«Rende – concludono – non merita di essere ostaggio delle incoerenze e delle strategie personali di chi, da troppo tempo, usa la politica come strumento di opportunismo e non come servizio per i cittadini. Non vorremmo che la riapertura di questo tema da parte del sindaco Caruso fosse legata alle imminenti elezioni amministrative di Cosenza».