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12/09/2025 ore 10.49
Politica

Occhiuto: «Ospedale all’Unical con i poteri della Protezione Civile. Policlinico nascerà subito» | VIDEO

Il candidato alla presidenza della Regione all’inaugurazione dell’anno accademico: «Il giudizio su Leone lo ha dato il Censis che ha definito l’Università della Calabria un’autentica eccellenza»

di Patrizia De Napoli

All’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Calabria, il candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, Roberto Occhiuto, ha rilanciato con forza il progetto del nuovo ospedale in zona Unical, cosa già fatta pochi istanti prima dal rettore uscente Nicola Leone. Un Policlinico destinato a sorgere accanto al campus di Arcavacata, realizzato — secondo quanto annunciato — grazie ai poteri speciali della Protezione Civile.

Leone: «Avere il nuovo ospedale vicino all’Unical favorirà le interazioni tra le parti» | VIDEO

«All’Unical il nuovo ospedale? Sì – ha risposto a precisa domanda l’ex Governatore - c'è stato un rapporto molto fecondo tra la Regione e l'Università della Calabria, anzi il sistema delle università, perché con tutte le Università calabresi abbiamo avuto un rapporto straordinario. Sono cresciuti tutti gli atenei anche a ragione degli investimenti sul diritto allo studio che la Regione ha sostenuto. A Catanzaro abbiamo fatto il primo policlinico del Mezzogiorno per numero di posti, a Cosenza l'istituzione e la nuova Facoltà di Medicina fortemente voluta da Leone e dal sottoscritto sta apportando dei benefici al territorio, perché non ci sarebbe stata Franca Melfi, non ci sarebbe stato Gottlob, non ci sarebbe stato questo bravissimo primario che si occuperà di ortopedia, non ci sarebbe stata cardiocirurgia, perché da qui a fine ottobre a Cosenza ci sarà finalmente Cardiocirurgia».

«Quindi – ha aggiunto il vicesegretario nazionale di Forza Italia – significa che il connubio tra Facoltà di Medicina e Sistema Sanitario regionale rappresenta un investimento nella qualità delle prestazioni sanitarie laddove le università riescono a fare bene il loro lavoro come a Cosenza. Si tratta della strada maestra per affrontare e migliorare i problemi e le criticità degli ospedali. L'ospedale di Cosenza per anni è stato definito come l'ultimo ospedale d'Italia. Oggi ha ancora dei problemi perché tutti gli ospedali d'Italia hanno dei problemi, però ha anche delle eccellenze che sono state selezionate attraverso le procedure dell'università».

Unical, il nuovo ospedale e i poteri della Protezione Civile

Occhiuto ha poi confermato l’avvio concreto dei lavori. «Sì, il Policlinico nascerà qui – ribadisce una seconda volta -. L'ho detto, nascerà peraltro anche piuttosto velocemente perché utilizzerò i poteri speciali della Protezione Civile, per ora non ce li ho perché mi sono dimesso e ho chiesto che fosse nominato al mio posto il direttore generale del Dipartimento Infrastrutture che però sta procedendo con tutte le attività propedeutiche. Dal 7 ottobre, spero di riprendere io in mano direttamente anche questa funzione e qui si farà il Policlinico con la stessa velocità con la quale in questi anni si è fatto per esempio l'ospedale della Sibaritide».

Un passaggio significativo è stato anche quello dedicato al giudizio sull’Università della Calabria e al rettorato di Nicola Leone, arrivato a conclusione: «È sicuramente positivo, ma più autorevole del mio giudizio è il giudizio del Censis e di tutti gli istituti che hanno definito questa università una autentica eccellenza. Io posso dire che da presidente sono stato orgoglioso del lavoro che il magnifico rettore Leone e tutto il corpo dell'università della Calabria hanno svolto. Leone – ha sottolineato Occhiuto - ha dato prestigio, autorevolezza all'università e soprattutto ha restituito credibilità al sistema universitario calabrese».

L’importanza del connubio Sanità e Università

Poi ancora: «Guardate, la migrazione dei giovani comincia dall'università, cioè più giovani partono per iscriversi in università fuori dalla Calabria, più giovani rimangono fuori dalla Calabria, più giovani invece si iscrivono nelle università della Calabria, più giovani rimangono a lavorare in Calabria. Non lo dico io, non lo dice Leone, lo dice Alma Laurea: sostiene che più del 60% degli studenti laureati qui rimane a lavorare qui, quindi bisogna assolutamente investire sull'ampliaento dell'offerta formativa. Quando abbiamo fatto la Facoltà di Medicina sono stato criticato perché molti ritenevano che ci fosse una duplicazione».

«Poi c'è stata persino una triplicazione perché abbiamo fatto la facoltà di medicina anche a Crotone, ma a noi mancano medici, mancano specializzati, io sono stato costretto a prendere i cubani. Chi governa la Regione e anche chi governa l'università – ha concluso Roberto Occhiuto – dovrebbe essere lungimirante. Leone lo è stato, il sistema universitario calabrese lo è stato perché da qui a qualche anno invece dei cubani avremo tanti medici calabresi laureati nelle università calabresi e specializzati qui grazie alle borse di studio che la Regione finanzia di anno in anno».

Il video integrale dell’intervista di Roberto Occhiuto sul nuovo ospedale all’Unical