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13/07/2023 ore 16.38
Politica

Orlandino Greco: «Occhiuto estenda l'ordinanza sui sistemi fognari a tutti i comuni»

Il sindaco di Castrolibero apprezza l'azione della Cittadella a salvaguardia della stagione estiva, ma aggiunge: «Ovunque ci sono allacci abusivi alle condotte di acque bianche»
di Redazione

«Intendo esprimere il mio compiacimento per l’Ordinanza n. 1 del 7 luglio che Roberto Occhiuto ha inteso opportunamente emanare dettando finalmente disposizioni per la corretta gestione dei sistemi
fognari e depurativi e a tutela dei corpi idrici superficiali, delle acque sotterranee, del suolo, del sottosuolo e delle acque marino-costiere
». Sono parole del sindaco di Castrolibero Orlandino Greco che ha inviato una lettere al presidente della Regione Calabria.

«Non v’è dubbio, come opportunamente riporta nell’Ordinanza – scrive – che la stagione estiva determina un incremento del carico antropico, maggiormente rilevante nei comuni litoranei per i consistenti flussi turistici, e sappiamo entrambi che, oltre alla primaria tutela della salute pubblica, quale bene costituzionalmente garantito, la nostra Regione ha un’impellente bisogno di azioni concrete ed efficaci a tutela anche dell’immagine turistica che tanto muove della nostra economia e dell’occupazione.

Come Lei ben sa non sono Sindaco di un comune costiero, ma trovo che la Sua Ordinanza avrebbe ragion d’essere anche per tutti i comuni calabresi. Ritengo infatti che la salute pubblica necessiti di tutela sempre ed ovunque, e non possiamo certo pensare che, al di là dell’evidenza di un mare sporco nel mese di agosto, la situazione della depurazione non sia un problema in tutti i comuni della Calabria, sia pure in maniera meno evidente ed eclatante, e quindi proprio per questo più subdola.

Come giustamente Lei ricorda nell’ordinanza, la nostra Regione ha un sistema fognario e depurativo che presenta persistenti criticità che hanno determinato la violazione della direttiva comunitaria sul collettamento e trattamento delle acque reflue. La invito perciò a valutare la possibilità di estendere questa sua ordinanza all’intero territorio calabrese, sostenendo le amministrazioni locali con i fondi POR per realizzare i tratti di rete fognante necessari ad eliminare i tanti allacci abusivi che ancora sversano nei fiumi o nei canali delle acque bianche.

Purtroppo ho costatato per esperienza diretta questa situazione perché, avendo effettuato in passato questi controlli nel mio Comune, la situazione riscontrata ha evidenziato, in piena Area Urbana, questa problematica, le cui conseguenze in termini di costi non possono ricadere sulle tasche dei cittadini in quanto non sono gli unici imputabili. Negli anni ‘70/80, infatti, non tutti i comuni erano dotati di rete fognaria ed in generale, il settore, era connotato da vacatio legis. Ciò ha comportato che, laddove il cittadino di un’abitazione non avesse modo di usufruire di rete fognaria, si allacciava abusivamente alle condotte delle acque bianche, una pratica purtroppo molto diffusa in quanto unica alternativa alla realizzazione di fosse settiche, a carico dei privati.

Oggi, noi amministratori, dato anche l’avverso contesto economico e sociale, non possiamo far sobbarcare ai cittadini ulteriori tassazioni ma bisogna porre rimedio agli errori del passato e continuare nell’opera di modernizzazione strutturale della nostra regione. Nella consapevolezza che fare rete tra amministratori locali sia il volano del riscatto per la nostra terra, sono certo di un suo riscontro, compatibile con la necessaria azione di ascolto e confronto con i territori».