Pd Cosenza, Lettieri verso la sfiducia. Mozione pronta, assemblea rinviata
La nuova maggioranza interna della Federazione provinciale dei democrat avrebbe palesato domani la propria insoddisfazione. Il segretario, eletto a margine dell’ultimo congresso, ha rinviato l’attesa riunione
Un venerdì bollente nel Partito Democratico di Cosenza. Non solo le assenze a Palazzo dei Bruzi che hanno fatto saltare il Consiglio comunale e mandato su tutte le furie il sindaco e i suoi più stretti collaboratori, ma anche il rinvio a data da destinarsi dell’assemblea provinciale dei democrat. Domani, infatti, sarebbe stata depositata una mozione di sfiducia nei confronti del neo-segretario provinciale Matteo Lettieri. Quest’ultimo, però, nel pomeriggio ha provveduto ad informare i partecipanti che la riunione non si sarebbe tenuta. Di conseguenza, il documento, che riportiamo a margine, è iniziato a volare di chat in chat.
Come noto, di recente 35 componenti dell’assise provinciale espressione delle aree di Guccione, Mazzuca, Monaco, Le Fosse, Bruno Bossio, Adamo, Iacucci, Guglielmelli e Capalbo avevano chiesto la convocazione dell’assemblea per discutere ufficialmente della finanziaria di Governo. Un tema insolito di discussione all’interno di una Federazione, funzionale invece a sancire una nuova maggioranza interna. Maggioranza completamente differente da quella che aveva sancito l’esito dell’ultimo congresso provinciale del Pd di Cosenza.
«Con profondo e vibrante senso del dovere e di responsabilità verso il Partito – si legge nel documento di cui siamo entrati in possesso - vogliamo esprimere in maniera definitiva un giudizio politico sull’operato del Segretario della Federazione di Cosenza. Non manca l’amarezza e la sofferenza nel dover constatare che ogni proposito di rinnovamento del partito è stato dolosamente tradito ed irrimediabilmente compromesso mediante un’azione sistematica di smantellamento delle funzioni degli organismi dirigenti e di annichilimento delle più elementari regole di convivenza politica, come l’assenza di una campagna di tesseramento aperta e trasparente».
«Solo poche settimane - prosegue - fa 35 componenti dell’Assemblea provinciale hanno richiesto, a norma di Statuto regionale e nazionale, una convocazione della stessa per discutere della legge di bilancio in discussione in Parlamento ma soprattutto per costruire un percorso di mobilitazione contro le politiche, a sfavore della Calabria, messe in campo dal governo nazionale. Non solo non si è colta l’opportunità di discutere nel merito delle questioni ma si è scelto di violare in maniera grave ed ingiustificata le norme cogenti ed inderogabili che regolano la vita interna del Partito Democratico prima attraverso la non convocazione della stessa e successivamente con una convocazione tardiva e fuori tempo massimo. La convocazione per giorno 20 dicembre, infatti, non solo è la dimostrazione che la Federazione è totalmente scollata nei tempi dal dibattito politico ma è l’amara conferma che si agisce per contrarietà attraverso goffi tentativi che hanno il solo scopo di scongiurare gravi conseguenze politiche. Il tempo tuttavia è scaduto».
Poi ancora: «Alla convocazione tempestiva dell’Assemblea provinciale, infatti, si è scelto invece di sostenere una iniziativa patrocinata dal gruppo del PD in Consiglio regionale che ha, di fatto, commissariato la Federazione, avocando a sé, funzioni e ruoli propri del partito e dei suoi organismi dirigenti. Si è stati complici, per incuria politica e per cinismo tattico, di un approccio politico, ovvero quello della sostituzione del partito con gli eletti e le loro strutture amministrative, che tanti danni ha già causato al PD e che è la più alta rappresentazione della conservazione grigia ed ovattata dei ceti politici a discapito del dinamismo, della vitalità e della forza propulsiva che solo il partito può e deve garantire».
«Non è stato un caso – sentenzia la nuova maggioranza della Federazione del Pd di Cosenza -. Anche la fase di preparazione delle liste per le elezioni regionali e per le prossime elezioni provinciali è stata ed è frutto di un’assenza di confronto negli organismi preposti e dell’affermazione del più becero correntismo fatto di incontri clandestini, riunioni carbonare e fughe in avanti che espongono il partito alla più completa irrilevanza politica ed istituzionale. Questo non è rinnovamento! Questo è il peggior gattopardismo che vuole cambiare tutto per non cambiare nulla!».
«Abbiamo assistito al tradimento di tutti i propositi espressi nella mozione congressuale a sostegno del Segretario Lettieri. Non solo i circoli non sono messi nelle condizioni di effettuare il tesseramento e dunque di ripartire – fanno notare - ma la federazione stessa è un luogo chiuso, malinconico e grigio in cui si svolge solo qualche sporadica riunione dei soliti noti per spartirsi cariche e poltrone. Non si creano momenti di discussione e di iniziativa politica, non si allacciano reti sociali per costruire l’alterativa al governo delle destre, non si aiuta un processo di rinascita dell’organizzazione giovanile, non si pratica il sacrificio dell’ascolto, non si organizza il partito. Perfino le chiavi d’accesso alla piattaforma nazionale per il tesseramento sono in possesso di terzi e non disponibili per la Federazione».
«Così non può e non deve andare. Adesso occorre cambiare davvero per costruire l’alternativa in Italia ed in Calabria. Richiamate, pertanto, le motivazioni politiche espresse e considerate le violazioni statutarie - la chiosa dei firmatari - noi sottoscritti componenti dell’Assemblea provinciale della Federazione di Cosenza, con la presente, ai sensi e per gli effetti dello Statuto nazionale e regionale del Partito Democratico, intendiamo sfiduciare come in effetti sfiduciamo il Segretario provinciale del Partito Democratico della Federazione di Cosenza».