Sezioni
12/02/2022 ore 22.45
Politica

Pd Cosenza, Tursi accusa: «Non conformi le liste di Locanto»

Non c'è pace tra i Democrat. Il candidato autonomo spariglia le carte e rileva carenze documentali rispetto al regolamento. E' di nuovo il caos e la palla torna nel campo degli organi di garanzia regionali
di Antonio Clausi

Clamoroso. Alle 20, orario entro il quale andavano consegnate, le liste di Maria Locanto non hanno ricevuto l’ok da parte della commissione del Partito Democratico di Cosenza. L’altro candidato, Antonio Tursi, si è infatti accorto di alcune inesattezze e le ha fatte presenti alla presidente Maria Pia Funaro. La stessa, insieme agli altri membri dell’organo di valutazione Carolina Casalnovo e Pasqualino Santoianni, ha preso atto dell’informativa, firmato il documento, e trasmesso l’incartamento alla commissione regionale e a quella nazionale per la verifica del caso.

Si tratta di una bomba detonata all’interno della Federazione bruzia quando ormai la strada sembrava tracciata e lineare. Ieri erano arrivate anche le dichiarazioni pubbliche di Boccia che ufficializzava il nome di Ferdinando Nociti nella corsa alla poltrona di presidente della Provincia di Cosenza. Il tutto a margine del ticket Pecoraro-Locanto, accordo faticosamente raggiunto dopo 48 ore di interminabili incontri romani alla presenza del segretario nazionale Letta.

Maria Pia Funaro, raggiunta telefonicamente, ha spiegato di aver preso atto della situazione. «Ho già verificato presso la commissione regionale – spiega – la posizione assunta da quella nazionale in merito ad un ricorso presentato in Basilicata nel novembre del 2021 che consente di sistemare le cose». Il riferimento è ad un’azione, rigettata dal Nazzareno, da parte del sindaco di Genzano di Lucania Viviana Cervellino.

Amche Antonio Tursi ha prontamente commentato la vicenda: «Nelle liste di Maria Locanto mancavano alcune date di nascita e i circoli di appartenenza – ha detto -. In più mancava l’alternanza di genere come previsto dal regolamento. Qui il problema non è formale, è politico. L’inesperienza non si è dimostrata alla prima curva, ma addirittura ad un rettilineo che conduceva al congresso».

Tursi, tuttavia, critico fin dall’inizio sull’operato dell’area commissariale, non canta vittoria anche alla luce delle dichiarazioni di Funaro. «Le strade sono due – spiega -. Si cambierà in corsa il regolamento, oppure fin da subito si prenderà atto che c’è una nuova classe dirigente pronta per la ricostruzione del partito. Domani io presenterò regolarmente la mia mozione a Casali del Manco in un incontro già programmato. Sarò, come sempre, sul territorio tra la gente del PD».