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17/09/2025 ore 13.21
Politica

Pd Unical, il circolo rivendica la scelta del nome: «Nessuna strumentalizzazione, solo partecipazione»

Gli iscritti replicano a Gioventù nazionale che paventava un tentativo di trascinare l’ateneo nell’agone politico, accuse che i diretti interessati rispediscono al mittente   

di Redazione

Nei giorni scorsi Gioventù nazionale aveva polemizzato per la nascita nel campus di Arcavacata di un comitato pro Tridico e di un circolo del Pd, oggi arriva la replica a firma di quest’ultimo che ritiene l’obiezione sollevata dai giovani di destra «tardiva» (il circolo è stato inaugurato lo scorso mese di marzo) e strumentale in termini elettorali. 

L’uso del nome “Unical” associato al circolo «è del tutto legittimo», è scritto nella nota, e non improprio come sostiene Gioventù nazionale. «Non abbiamo mai preteso di rappresentare ufficialmente l’Ateneo, né tantomeno di agire in suo nome. Non abbiamo richiesto patrocini, autorizzazioni, né utilizzato simboli o loghi ufficiali dell’Università, e né mai lo faremo. Parliamo tra studenti, come studenti, in uno spazio aperto di confronto politico e culturale».

Il circolo sostiene di non comprendere su quali basi Gioventù nazionale invochi poi un intervento del Magnifico rettore: «Se davvero si trattasse di “uso improprio del nome dell’Ateneo”, allora – per coerenza – il Rettore dovrebbe intervenire ogni volta che chiunque cita “Unical” in un’associazione, una pagina social, una chat o una testata giornalistica non ufficiale. È evidente che una simile richiesta è priva di fondamento e rischia di alimentare un clima di censura».

«Gratuite e offensive» sono definite poi le accuse di “strumentalizzazione” o “pressioni” verso gli studenti che la destra muove al circolo. «Nessuno è obbligato a partecipare, nessuno è sottoposto a condizionamenti. Piuttosto, crediamo che sia un bene vedere studenti che si organizzano, discutono e si impegnano. Questo è ciò che arricchisce un’università viva, non neutrale ma pluralista. Non abbiamo paura delle differenze: al contrario, le riteniamo essenziali in una comunità accademica matura».

«In conclusione – conclude la nota – respingiamo con serenità ma fermezza ogni tentativo di delegittimazione e ribadiamo che continueremo a portare avanti le nostre attività politiche nel pieno rispetto dell’Ateneo e dei suoi spazi, convinti che la partecipazione sia la più alta forma di rispetto verso l’istituzione universitaria».