Regionali, Gioventù nazionale a Tridico: «Giù le mani dall’Unical»
Polemiche per la nascita di un circolo del Pd e di un comitato a sostegno della candidatura del professore, i ragazzi di destra lo accusano di strumentalizzare il nome dell’ateneo
Nei giorni scorsi è stata annunciata la nascita, all’interno del campus di Arcavacata, di una nuova realtà politica: il comitato “Unical per Tridico”, a sostegno della candidatura di Pasquale Tridico, e della costituzione della segreteria del neo-circolo del Partito democratico denominato “Pd Unical”. La reazione di Gioventù Nazionale non si è fatta attendere. Con una nota diffusa alla stampa, la federazione provinciale di Cosenza ha espresso forte contrarietà, parlando di “un tentativo della sinistra di attentare e appropriarsi del nome e del ruolo di un’autorità pubblica che, per natura, dovrebbe restare imparziale e terza rispetto alle dinamiche politiche”.
“Non possiamo accettare – si legge nel comunicato – che il nome dell’Università diventi strumento di propaganda elettorale. Le istituzioni accademiche sono e devono rimanere luogo di formazione e di confronto libero, non attrezzi al servizio di una parte politica. Non contestiamo la presenza all’interno dell’ateneo di figure politiche, in quanto le Università sono da sempre un luogo di confronto e di pensiero, ma l’utilizzo improprio del nome di un’istituzione che, per sua natura, è imparziale rispetto alle tematiche politiche. Atti del genere sono soltanto strumenti persuasivi per l’attuazione di politiche scorrette e non rispettose del diritto di neutralità che per natura spetta agli studenti Universitari".
"Tali prese di posizione- afferma Gioventù Nazionale- tendono solo ed esclusivamente a minare la libertà di pensiero degli studenti i quali, oltre a quanto esposto, alle richieste di voto dei professori candidati, per timore di ripercussioni in ambito accademico, rispondono prontamente con un: Sì, signore. Per questi motivi, chiediamo che il Rettore intervenga prendendo le distanze e adottando opportuni provvedimenti per questi tentativi indiretti di politicizzazione del Campus. Ancora una volta la sinistra non si esima dall’attuazione di tentativi tesi a monopolizzare la cultura e l’accademia”.
Il movimento giovanile sottolinea, infine, come la presenza di questi comitati rischi di alimentare “un clima di confusione e di strumentalizzazione ideologica” tra gli studenti, rivendicando il diritto a un’università “neutrale, aperta al merito e indipendente dalle logiche di partito”.