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15/05/2024 ore 00.40
Politica

Rende, i commissari revocano il Psc approvato in 15 minuti dall’amministrazione Manna

Con una delibera della commissione straordinaria si cancella l’atto approvato dal Consiglio comunale il 30 maggio 2023. La triade commissariale: «E' interesse del Comune di Rende fornire alla cittadinanza una proposta di PSC e REU esaustiva, chiara, equa e sostenibile»
di Antonio Clausi

La decisione è di quelle drastiche. I commissari prefettizi di Rende hanno revocato il Psc approvato come ultimo atto dall’amministrazione di Marcello Manna nel maggio del 2023. Vale a dire poco prima dello scioglimento del Comune per presunte infiltrazioni mafiose. Per loro «è interesse del comune di Rende fornire alla cittadinanza una proposta di PSC e REU esaustiva, chiara, equa e sostenibile in modo tale da garantire che l’esercizio delle anzidette fasi di verifica si svolgano con la massima effettività, secondo i principi di partecipazione informata ed in modo coerente rispetto ai contenuti ed alle finalità che le norme di legge assegnano rispettivamente alla fase di adozione del PSC ed a quella successiva di verifica».

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I più attenti ricorderanno che, una volta insediata, la commissione straordinaria composta da Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini, ne dispose la sospensione avuta notizia delle circostanze afferenti all’approvazione. «Approvazione avvenuta – si leggeva nel dispositivo – con una modifica dell’ordine del giorno, disposta in corso di seduta prima ancora che buona parte dei consiglieri comunali sopraggiungessero presso la sala consiliare».

Non solo questo, perché i tre scrissero anche che la decisione fu presa al netto «del clamore mediatico suscitato dalla vicenda, nonché dell’esposto formulato al Prefetto di Cosenza dai consiglieri comunali di opposizione, recatisi lo stesso giorno presso la prefettura per rappresentare il proprio disappunto». A quel punto la triade commissariale incaricò un collegio dei propri sovraordinati/tecnici a una valutazione peculiare del Piano Strutturale Comunale e del Regolamento Edilizio Urbanistico adottato.

I professionisti indicati dall’Unical a gennaio hanno inoltrato un documento di “Valutazione del rispetto e della conformità dell’adottando PSC di Rende alle superiori norme regolatorie regionali di pianificazione territoriale”. Nel loro lavoro hanno esaminato la deliberazione consiliare di adozione del PSC di Rende e gli atti ad essa allegati sotto un duplice profilo. Innanzitutto procedimentale, riguardante quindi l’iter che ha condotto alla deliberazione consiliare del 30 maggio 2023. Poi hanno fatto le pulci al documento anche dal punto di vista tecnico-sostanziale, in particolare con riferimento alla concreta applicazione dei principi di pianificazione territoriale previsti dalle norme di legge.

La scorsa settimana, per l’esattezza il 9 maggio, il Collegio dei tecnici/sovraordinati ha quindi depositato le proprie considerazioni e osservazioni in merito alla valutazione dell’adottato PSC di Rende e del Regolamento Edilizio Urbanistico, sulla scorta degli elaborati pubblicati sul sito internet del comune nella sezione PSC-REU definitivo e sul Geoportale Comunale.

La valutazione svolta del PSC di Rende

Nella delibera della commissione straordinaria del Comune di Rende si legge che «la valutazione svolta

Viene altresì rilevato che il Collegio dei tecnici/sovraordinati, a seguito anche di ulteriori approfondimenti sulle osservazioni evidenziate dai professionisti UNICAL incaricati, ha segnalato alla Commissione Straordinaria criticità di varia natura con riferimento a errori, refusi e carenze, nonché scelte progettuali che meriterebbero una generale azione di rettifica, approfondimento e revisione.

In particolare «si rilevano errori nel REU che esporrebbero il comune a contenziosi in considerazione degli effetti delle norme di salvaguardia a seguito dell’adozione». Oltre a questo, i commissari sostengono che «come anche evidenziato dalla UNICAL, che nel proprio documento di verifica asserisce “…è facile immaginare che la Regione, nel corso della sua attività di verifica, richiederà informazioni più dettagliate sulle potenzialità edificatorie del PSC …“, si rileva la carenza negli elaborati del Piano della dimostrazione analitica delle volumetrie di progetto e dei relativi standard urbanistici, che rende poco “controllabile” il PSC da parte dei cittadini e da tutti gli stakeholder».

Inoltre «si rilevano scelte progettuali impattanti sotto il profilo urbanistico che, come puntualmente annotato nella valutazione della UNICAL, comportano “un’azione di densificazione che riguarda buona parte del tessuto consolidato e che, con buona approssimazione“». Il riferimento è alle zone di Quattromiglia e viale Principe dove «si passa dalla previsione di realizzazione di attrezzature sanitarie, commerciali ecc alla programmazione, anche qui, di realizzare centinaia di alloggi».

«Tale scelta progettuale – hanno scritto Giuffrè, Correale e Albertini – meriterebbe un serio approfondimento con riferimento, in particolare, alla contemporanea conferma nel PSC delle previsioni dei PAU scaduti nelle zone di espansione (senza modifiche dei relativi indici di edificabilità) con ulteriore discriminazione e danno per i proprietari di dette aree (che, di fatto, rimarrebbero poco attraenti e convenienti per gli investimenti privati)».

Il commento dell’opposizione alla giunta Manna

Appresa la notizia, la Federazione riformista di Rende, AttivaRende, Idm Rende, InnovaRende  e il Circolo Carlo Rosselli hanno diramato una nota che pubblichiamo integralmente. «Da più tempo abbiamo segnalato alla pubblica opinione e alle competenti Autorità le numerose illegittimità, di procedura e di merito, che viziano il PSC adottato dal Consiglio Comunale di Rende il 30.05.2023.  Ad ogni buon fine, riteniamo utile ricordare le censure più volte sollevate: 

Tanto affinchè i cittadini titolari di interessi legittimi assumano le iniziative ritenute più opportune e le Autorità competenti i provvedimenti di competenza. Oggi apprendiamo che con delibera n.15 i signori commissari, in accoglimento di molte delle nostre doglianze, hanno revocato la delibera di consiglio comunale con la quale veniva approvato il PSC. Esprimiamo compiacimento per tale decisione \in quanto conferma la serietà della nostra azione politica».