Rende, il centrodestra ne ha per tutti: «Da Iantorno e Cuzzocrea zero risposte»
Gli esponenti di minoranza dopo il Consiglio comunale: «Nessun piano presentato o azione messa in campo. La giunta ha poche idee e pure confuse»
«Dopo quattro ore di Consiglio comunale ed oltre 5 mesi di Amministrazione, l’unica certezza che emerge è la totale assenza di visione e di programmazione.
Oltre tredici interrogazioni consiliari presentate dal mese di giugno, di cui dieci a firma del centrodestra, hanno ricevuto solo ieri risposte intempestive e carenti, utili solo a consentire alla Giunta di prendere tardiva contezza delle proprie attività. Eppure, a distanza di mesi, i problemi restano irrisolti e privi di una strategia concreta». Questo l’incipit di una dura nota sottoscritta dai consiglieri di centrodestra del Comune di Rende.
Hanno firmato il documento Marco Ghionna e Gianluca Garritano (Futuro), Eugenio Trombino (FdI), Stefania Galassi (Rende Azzurra) ed Enrico Monaco (Misto) che ne hanno per tutto. «I Lavori Pubblici, guidati da Pierpaolo Iantorno – dicono - sono senza un piano di monitoraggio di spesa e tempi. In Manutenzione e Ambiente su cui ha competenza Andrea Cuzzocrea ci si limita ai soliti annunci: “faremo”, “stiamo vedendo”, “è una nostra priorità”, ma nulla di concreto è stato realizzato, se non l’acquisto di una singola fototrappola contro i rifiuti abusivi, per altro su iniziativa dei vigili urbani».
Per i consiglieri di opposizione «nessun piano è stato presentato per la gestione della città in caso di piogge abbondanti o per la sicurezza urbana, come abbiamo ripetutamente chiesto, lasciando i cittadini in balia dell’improvvisazione. E nulla è in previsione. Sul fronte del futuro dei TIS, l’assessore competente ha preferito fare politica anziché spiegare come l’Ente intenda valorizzare quei lavoratori che la Regione ha sostenuto con risorse importanti. Un atteggiamento che conferma l’assenza in ogni verso di una direzione amministrativa seria e responsabile».
«Sul Policlinico universitario – evidenziano - almeno il Sindaco si è espresso in modo chiaro a difesa della scelta di Arcavacata, rispondendo ad una nostra sollecitazione ma finalmente anche ai suoi stessi colleghi di maggioranza che, dalla sponda cosentina, pubblicamente contestano quella decisione. Un chiarimento dovuto, che tuttavia non basta a compensare mesi di silenzi, ritardi e indecisioni, frutto di una schermaglia politica tutta interna alla sinistra dell’area urbana, più interessata agli equilibri di parte che al futuro della città».
«Nel frattempo, ascoltando il sindaco, sembra che Ospedale, Facoltà di Medicina, lavoro per i precari e Università siano meriti esclusivamente suoi, come se la Regione non avesse mai lavorato nel merito, e in totale spregio delle Amministrazioni competenti. Serve davvero una buona dose di spregiudicatezza politica - evidenziano ancora - per affermare certe cose, pensando che i cittadini abbiano “l’anello al naso” e non sappiano distinguere tra meriti, propaganda e realtà».
Per Ghionna, Garritano, Trombino, Galassi e Monaco «la città appare sempre più disorientata: nessuna pianificazione, investimenti incerti, gestione ordinaria in affanno. Un Sindaco più interessato alla politica sovracomunale che all’amministrazione e una Giunta incapace di sopperire alle sue distrazioni. L’unico atto significativo, purtroppo in senso negativo, resta la delibera sulla monetizzazione integrale degli standard urbanistici, che sacrifica la vivibilità dei luoghi e la qualità degli spazi pubblici a favore del cemento».