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14/11/2025 ore 20.31
Politica

Rende, Loizzo rivendica i meriti dell’amministrazione Manna

La deputata leghista: «Bene Principe, ma il risultato nasce dal lavoro di Manna. Scioglimento per mafia ingiusto, ferita alla democrazia»

di Redazione

La decisione sull’uscita dal predissesto del Comune di Rende ha riaperto il dibattito politico sulla gestione finanziaria degli ultimi anni. A commentare il risultato è la deputata della Lega Simona Loizzo, che accoglie positivamente la notizia ma invita a ricordare l’origine del percorso amministrativo che ha portato al traguardo.

«Merito dell’amministrazione Manna, fu un’ingiustizia»

Loizzo premette l’apprezzamento per l’attuale sindaco Sandro Principe, ma chiarisce che il piano decennale che ha permesso al Comune di uscire dalla procedura è stato predisposto dalla precedente amministrazione guidata da Marcello Manna.

«Ci rallegriamo per il risultato e ci complimentiamo con il sindaco Principe – afferma – ma i meriti vanno ascritti all’amministrazione Manna, che a mio avviso è stata vittima di un’ingiustizia. Rende non meritava lo scioglimento per mafia e lo abbiamo visto dagli esiti dei processi».

«Principe ha subito un martirio, garantismo non è tolleranza»

La deputata richiama anche la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’attuale primo cittadino: «Lo stesso Principe ha dovuto subire un martirio da innocente».

Da qui un passaggio sul tema delle infiltrazioni criminali: «Questo non significa che non possano esserci infiltrazioni in diversi contesti, ma vanno provate. Sindaci, presidenti dei consigli comunali e amministratori devono stare lontani mille miglia da esponenti della criminalità».

Loizzo ribadisce il suo approccio garantista, ma chiarisce i limiti: «Essere garantisti non significa tollerare infiltrazioni mafiose. Quando emergono, vanno analizzate e vanno emarginati coloro che abbiano avuto o abbiano rapporti con la criminalità». Secondo la deputata, però, «a Rende queste condizioni non c’erano ed è stata inflitta una ferita alla democrazia».