«Riconvocare il congresso del partito democratico di Rende entro il 15 gennaio»
Questa la richiesta degli iscritti a sostegno della mozione “Ri-Partenza Democrazia-Territorio-Inclusione”
«Prendendo atto della delibera della Commissione di Garanzia Regionale, mediante la quale è stata disposta la sospensione del congresso del Partito Democratico di Rende, comunichiamo che, nel segno del rispetto verso gli organi interni del partito, ci atterremo alle disposizioni nella medesima contenuta, chiedendo formalmente alla Commissione di Garanzia Provinciale e al Segretario provinciale di riconvocare il congresso entro il 15 gennaio». È quanto si legge in un comunicato diffuso dagli iscritti a sostegno della mozione “Ri-Partenza Democrazia-Territorio-Inclusione” in merito al mancato svolgimento del congresso del Partito democratico di Rende.
«Dispiace però che, dopo un lungo periodo di commissariamento e di inattività del circolo, il congresso cittadino della terza città più popolosa della provincia di Cosenza, una realtà che riveste un ruolo strategico nell’area urbana, anche in termini di sviluppo, integrazione territoriale e programmazione condivisa del futuro, sia stato oggetto di strumentalità che ha portato a interrompere la procedura congressuale avviata. Dispiace soprattutto non aver potuto dare la parola ai numerosi esponenti politici presenti, in particolare al Segretario del PSI di Rende Francesco Tenuta, al Segretario della Federazione Riformista di Rende Cesare Loizzo, al Coordinatore del Campo Largo in Calabria Mimmo Talarico, al Consigliere comunale di Insieme per Rende Clelio Gelsomino, al Segretario di Innova Rende Lorenzo Principe.
Ci teniamo ad evidenziare che, da mesi, numerosi tesserati e simpatizzanti chiedono la riapertura e il rilancio della vita democratica del Partito e che l’unica mozione “Ri-partenza, Democrazia-Territorio-Inclusione”, a sostegno della candidatura a segretario di Ettore Morelli, giovane Avvocato Rendese, era stata regolarmente presentata, insieme alla lista del direttivo, con il supporto di oltre l’80% degli iscritti che hanno rinnovato l’adesione, a dimostrazione della volontà chiara e democratica della base del Partito Democratico di Rende.
In ogni caso, è stato soltanto un rinvio di un grande momento democratico, volto non solo al rinnovamento interno del Partito, ma anche all’apertura di un dialogo con le forze riformiste e progressiste della città di Rende e dell’area urbana. Il nostro proposito è che il Partito Democratico torni ad essere uno spazio vivo di partecipazione e di visione, capace di guidare il cambiamento e di costruire un progetto politico credibile per lo sviluppo della città di Rende e dell’area urbana, fondato su democrazia, inclusione e futuro», concludono gli iscritti a sostegno della mozione “Ri-Partenza Democrazia-Territorio-Inclusione.