Mazzuca contro Caputo: «Sulla sanità racconta favole, i dati AGENAS lo smentiscono»
Il presidente del Consiglio comunale di Cosenza replica all’ex vice presidente regionale: «Il Programma nazionale esiti certifica il fallimento del presunto risanamento. Dopo sei anni di gestione commissariale, la Calabria resta ultima»
Ve lo ricordate il film “Benvenuti al sud”? Beh, con Pierluigi Caputo si potrebbe, tranquillamente, sceneggiare il film “Benvenuti in Calabria”. E si, perché costui, fingendosi un turista per caso e parlando della sanita calabrese, tenta, spudoratamente, di infinocchiarci, raccontandoci il mondo delle favole. E, allora, smascheriamo il suo travisamento dei fatti.
Ma l’ex vice Presidente del Consiglio regionale, lo sa che cosa vogliono dire i due acronimi “PEN” e “AGENAS”? Se non lo sa, glielo speghiamo noi. PEN vuol dire Programma Nazionale Esiti e AGENAS sta per Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali. Ebbene, il PEN non è un documento congressuale del PD, ma, viceversa, è uno degli strumenti strategici di governance del nostro SSN; mentre AGENAS non è una cellula sediziosa del PD, ma viceversa, è un ente pubblico non economico nazionale a supporto del Ministero della salute, guidato, non già dal Segretario nazionale del PD, bensì da Orazio Schillaci, uomo di strettissima osservanza meloniana.
Tutto questo per dire che il Programma Nazionale Esiti, che, annualmente, redige AGENAS, è sempre stato un documento, rigorosamente, obiettivo e, comunque, dal 2022 a oggi non può certo essere etichettato come funzionale al Partito democratico. E che cosa dice il PEN 2025? Dice che in Calabria, in ambito cardiocircolatorio, non c’è una sola struttura con livello medio-alto; che in Calabria, nell’ambito del sistema nervoso, non c’è una sola struttura con livello medio-alto; che in Calabria, nell’ambito della chirurgia oncologica, non c’è una sola struttura con livello medio-alto; che in Calabria, nell’ambito della gravidanza e del parto, non c’è una sola struttura con livello medio-alto; che in Calabria, in ambito osteomuscolare, non c’è una sola struttura pubblica con livello medio-alto; che la Calabria è la regione a più alta densità di audit obbligatori.
Alla faccia del risanamento e dell’ammodernamento, goffamente, contrabbandato da Caputo! Perché - ahimè - il PEN 2025 continua, inesorabilmente, a consegnare la fotografia di una sanità, qui in Calabria, impietosamente, fanalino di coda in tutte le graduatorie nazionali. E, sotto questo profilo, ha ragione Caputo, quando ci consigli, a noi del centrosinistra, di rivolgerci altrove per le lezioni di morale e di gestione.
Qui ha mostrato grande onestà intellettuale l’ex vice Presidente del Consiglio regionale, ammettendo che loro, sul terreno della morale e della gestione non ci saprebbero insegnare, neppure, le vocali. Nonostante siano 6 anni che governano, ininterrottamente la sanità, avendola già governata nel quinquennio 2010/2015, entrambe le volte dotati dei poteri commissariali direttamente in capo ai Presidenti della giunta regionale, l’ultimo dei quali, quello attualmente in carica, addirittura, incoronato come una sorta di “superman”! Ex Vice Presidente del Consiglio regionale, ci riprovi, questa volta le è andata mala, ma mi sa tanto che non ci riuscirà mai più a turlupinare i Calabresi. Anche i numeri di AGENAS vi inchiodano, inappellabilmente, alle vostre vergognose responsabilità.