Sezioni
15/11/2025 ore 17.36
Politica

Stasi scrive al ministro Urso e chiede investimenti sul sito Enel

Il sindaco di Corigliano Rossano sollecita il Governo a sbloccare il futuro dell’area ex centrale Enel e riaprire il percorso sull’idrogeno

di Redazione

Un appello formale, accompagnato da una forte preoccupazione per il destino dell’area ex Enel di contrada Cutura. Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha inviato una lunga lettera al ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, chiedendo un intervento diretto per superare lo stallo che da anni blocca ogni prospettiva industriale, energetica e sociale sul vasto sito costiero.

Il sito Enel di contrada Cutura: 700 mila metri quadri fermi da anni

Nella missiva, Stasi descrive senza giri di parole lo stato dell’area, definita «abbandonata» e ormai limitata a operazioni di messa in sicurezza e smantellamento. Un’area strategica da 700 mila metri quadrati sul mare, nel cuore della città unica, la cui inattività ha generato sfiducia nella comunità e nel bacino dei lavoratori dell’indotto.

Il sindaco ripercorre il percorso che, negli scorsi anni, sembrava finalmente aver aperto una strada concreta: accordo tra Enel, Comune, Regione Calabria e parti sociali finanziamento PNRR da 15 milioni di euro, ottenuto dall’azienda con un progetto sull’idrogeno una visione integrata che prevedeva anche: parco solare, riuso sociale della Sala Macchine, collegamento del lungomare tra Corigliano e Rossano, compatibilità con i futuri treni a idrogeno della Regione. Un “percorso faticoso”, lo definisce Stasi, ma finalmente condiviso da tutti gli attori istituzionali.

Poi, la frenata brusca: Enel rinuncia al progetto, al finanziamento e a qualsiasi alternativa immediata. Da lì, il blocco totale.

Il sindaco non entra nelle motivazioni interne dell’azienda, ma chiede un’assunzione di responsabilità: un territorio che ha pagato un prezzo ambientale e paesaggistico altissimo non può restare senza prospettive.

Stasi sollecita quindi il ripristino del percorso sull’idrogeno, oppure investimenti produttivi sostenibili alternativi, la piena considerazione dell’impatto sociale del sito, una visione coerente con la missione del Ministro: favorire lo sviluppo industriale nazionale

Per il primo cittadino è indispensabile un confronto immediato, con Enel e con tutti i soggetti coinvolti: «Caro Ministro, ritengo opportuno che il suo Dicastero apra un tavolo istituzionale dedicato, coinvolgendo Comune, Regione e Azienda, per discutere concretamente il futuro del sito». Stasi coglie anche l’occasione per richiamare una precedente corrispondenza sul progetto nel porto cittadino, rivendicando la correttezza dell’azione comunale nell’iter amministrativo.