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04/12/2021 ore 11.27
Politica

Statale 106 Jonica, cresce il dissenso sul tracciato Sibari-Rossano

Nuova presa di posizione questa volta del sindaco di Cariati Filomena Greco che ha chiesto un incontro al Presidente Occhiuto al fine di rivedere il progetto
di Matteo Lauria

Cresce l’onda di dissenso sul nuovo tracciato Sibari-Rossano della statale 106 Jonica. Il percorso individuato da Anas si ritiene poco sicuro, incompatibile sul fronte dell’impatto paesaggistico, turistico e agrumicolo. La nuova presa di posizione è quella del sindaco di Cariati Filomena Greco che sottolinea la non omogeneità territoriale del percorso previsto nella bozza. L’invito è rivolto al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto che «conosce molto bene i problemi infrastrutturali della fascia jonica affinché si faccia carico di una questione che rischia di compromettere l’intera area jonica. 

A tal riguardo ha chiesto un incontro urgente in Cittadella Regionale per discutere dell’ammodernamento dell’infrastruttura, anche alla luce dei tempi di attuazione del PNRR – Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza e viste le attese di sviluppo economico, sociale e turistico della fascia Jonica della Calabria che da decenni su di essa si concentrano. «È un progetto che contrasta con il nostro territorio legato ai centri storici, al patrimonio paesaggistico e naturale, all’agricoltura biologica e alla pesca sostenibile». 

Riprendere il vecchio progetto del 2005

Secondo l’amministratrice occorre «riprendere l’originario progetto presentato nel 2005, con il tracciato che attraversa le zone collinari e montane, che ne risulterebbero così valorizzate, senza intaccare le zone pianeggianti e costiere, motore dell’economia locale. 

Recentemente l’Anas ha abbandonato l’idea progettuale originaria, sottoponendo alle amministrazioni tre nuove tracciati, di cui due, difatti, prevedono l’ammodernamento dell’attuale Statale 106 Jonica nei tratti dove ciò è possibile. Mentre in prossimità dei centri abitati il tracciato viene deviato verso monte, l’altra e leggermente più a monte dell’attuale SS 106.

La realizzazione di uno dei tracciati proposti in alternativa a quello del 2005 – scrive la Greco al Governatore della Calabria – comporterebbe la non piena valorizzazione del territorio montano, in quanto questo sarà sempre servito da strade al limite della percorribilità. Senza tralasciare i disagi che la realizzazione dell’opera potrebbe determinare con il rischio di doversi fermare per eventuali ritrovamenti di reperti archeologici».