Sulla vendita dell’ex Cud si infiammano gli animi tra il Laboratorio Civico Calabria e La Terza Rende
Una discussione in punta di fioretto, e a botte di social, per il “Laboratorio Civico Calabria” e “La Terza Rende” che vede al centro la vendita dell’ex Cud.
«Che il diritto all’istruzione sia un bene comune è affermato con una certa chiarezza dalla Carta costituzionale oltre che da una costante giurisprudenza costituzionale – scrive sulla sua pagina social il “Laboratorio Civico Calabria” -. Anche la legislazione ordinaria, per parte sua, si ispira largamente a questo principio e, in tal senso, le amministrazioni locali sono chiamate ad operare.
Tuttavia, i centralismi ricorrenti, le preoccupazioni corporative, l’approccio ideologico di talune forze politiche che si agitano a Rende, a quanto pare, non ne percepiscono l’importanza fomentando, pretestuosamente, la malsana idea che debba necessariamente scatenarsi una contrapposizione tra Comune e Unical per il locali dell’ex Cud».
«A tal proposito – risponde a stretto giro Carlo Petrassi (presidente de La Terza Rende) – è bene precisare che tale vendita nulla ha a che fare con il diritto all’istruzione in quanto trattasi della mera alienazione di un bene di proprietà del comune, finalizzata a fare cassa al fine di evitare, almeno si spera, la scure della Corte dei Conti e la dichiarazione di dissesto finanziario che periodicamente appare minacciosa all’orizzonte».