Tridico sfotte gli animalisti pro Occhiuto, Castelli: «Una bassezza che da lui non mi aspettavo»
«Fa ridere» aveva detto il candidato del centrosinistra a proposito della lista che sosterrà Roberto Occhiuto, ma il presidente di “Sud chiama Nord” lo bacchetta e lo invita al rispetto per l’avversario
«Noi facciamo ridere? Caro Pasquale, a me invece non viene da ridere. Perché in politica la prima cosa che mi hanno insegnato è il rispetto. Rispetto per l’avversario, rispetto anche per le idee degli altri».
Così Laura Castelli commenta le parole sprezzanti che Pasquale Tridico ha riservato alla lista ‘Sud chiama Nord - Partito Animalista’ che alle prossime regionali sosterrà Roberto Occhiuto. «Fa ridere» ha detto il candidato del centrosinistra, e allora apriti cielo. «Da una persona colta come te non mi sarei aspettato una ‘bassezza’ del genere. Esigo rispetto per la nostra lista, rispetto per ogni singolo componente della nostra squadra», afferma in una nota il presidente di Sud chiama Nord, il movimento fondato da Cateno De Luca.
«Condividiamo i punti programmatici sulla lotta al randagismo, lotta che non ha colore politico e che io ho sostenuto e realizzato al governo come misure di sostegno agli Enti. In Parlamento, inoltre, con il nostro deputato Francesco Gallo abbiamo fortemente sostenuto la legge sui reati contro gli animali. Ma soprattutto – aggiunge Castelli, già viceministro la Mef – noi siamo concreti, e non ci limitiamo agli slogan. Parliamo di proposte vere, come quella presentata a Lamezia Terme: zero tasse regionali per 5 anni per tutti gli under 40 che aprono una nuova attività o che scelgono di trasferirsi in Calabria. Una misura chiara e coraggiosa per trattenere i giovani, attrarre nuove energie e rilanciare l’economia di questa terra. Questo significa costruire futuro, non deridere chi prova a farlo. Inoltre, vorrei ricordarti che come Sud chiama Nord portiamo in dote l’esperienza di amministratori veri, che si sono fatti le ossa sul campo, affrontando problemi concreti e trovando soluzioni reali», conclude Castelli.