Asp di Cosenza, tutto quello che non quadra nella gestione delle attività extra-ospedaliere
Il primo tentativo azzardato dal neo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, di mettere ordine nel ginepraio di deleghe e funzioni passate di mano agli enti del servizio sanitario in attesa dell’effettivo start dell’ente di governance, tuttora in fase di rodaggio, finisce con un nulla di fatto.
Primi passi… falsi
Uno dei primi documenti su cui aveva messo gli occhi con l’intenzione di apportarvi immediate modifiche era, infatti, la convenzione a suo tempo sottoscritta da Azienda Zero, sotto la gestione De Salazar, con l’Asp di Cosenza e tutti gli altri enti del servizio sanitario calabrese per disciplinare la gestione delle attività di emergenza-urgenza extra-ospedaliera.
La convenzione «incomprensibile»
Più che un atto per regolamentare il servizio, un guazzabuglio «incomprensibile» a detta di molti e anche per il commissario di Azienda Zero che aveva, appunto, provato a metterci mano nel tentativo di sanarne le incongruenze, salvo ottenere il risultato opposto: ovvero, scoperchiare un vaso di Pandora e indispettire il direttore generale dell’Asp di Cosenza che ha continuato a difenderla nonostante l’ipotesi di illegittimità degli atti che ne ha adombrato l’operato. (leggi tutti i dettagli su Lacnews24.it)