Castrovillari, nuove tensioni sulla Cardiologia: «Emodinamica a rischio»
Laghi denuncia trasferimenti improvvisi e parla di un possibile depotenziamento del “Ferrari”: «Colpo mortale per la fascia nord della provincia»
Il clima all’Ospedale di Castrovillari torna a farsi teso dopo una comunicazione interna firmata dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano. Dal 1° dicembre, un’infermiera dell’Emodinamica e un medico cubano in servizio alla Cardiologia dovranno essere trasferiti verso altre sedi, tra cui Rossano. Per il consigliere regionale Ferdinando Laghi, si tratta di un atto «di una gravità inaudita», adottato senza preavviso e potenzialmente destinato ad avere conseguenze profonde su un reparto considerato salvavita.
Laghi accusa apertamente l’Asp di «mascherare come temporanei trasferimenti che in passato si sono sempre rivelati definitivi», sostenendo che la mossa colpisca non solo lo spoke, ma soprattutto le comunità della fascia centro-settentrionale della provincia.
I timori: «Rischio chiusura dell’Emodinamica dal 31 dicembre»
La denuncia di Laghi si concentra sul reparto di Emodinamica di Castrovillari, definito «fiore all’occhiello di tutto il territorio». Negli ultimi anni il servizio ha rappresentato un presidio cruciale per la gestione degli infarti e delle emergenze cardiologiche, grazie alla posizione strategica dell’ospedale e all’elevata competenza del personale.
A rendere la situazione ancora più allarmante sono voci insistenti secondo cui l’Emodinamica potrebbe essere chiusa o trasferita entro la fine dell’anno. «Se il 31 dicembre si decidesse di spostare il servizio – sostiene Laghi – saremmo davanti a un colpo mortale per il diritto alla salute delle nostre comunità».
Personale ridotto e mancata programmazione
La gestione del personale è un altro nodo critico. Il reparto ha già perso un medico andato in pensione poche settimane fa, e un secondo lascerà il servizio a breve. Invece di procedere con assunzioni o stabilizzazioni, l’Asp avrebbe scelto «lo svuotamento programmato di un servizio essenziale», denuncia Laghi, parlando di «scientifica premeditazione».
Il consigliere non risparmia critiche alla governance sanitaria: «Manca una visione, manca un piano. E nel frattempo – sottolinea – pagano i pazienti».
Laghi chiama in causa primario, direzione sanitaria e sindaci
Il messaggio politico è netto: tutti gli attori istituzionali locali devono assumersi responsabilità. «Il primario della Cardiologia non può accettare che vengano demoliti anni di lavoro – afferma Laghi – e la Direzione sanitaria deve difendere il presidio invece di restare in silenzio». Poi l’appello diretto ai rappresentanti politici del territorio: «Il sindaco, garante della salute pubblica, non può tacere. E i consiglieri regionali Riccardo Rosa e Gianluca Gallo, eletti anche grazie ai voti di Castrovillari, devono prendere posizione: non si può far finta di nulla mentre si toglie un servizio vitale alla città».
Annunciate iniziative e mobilitazioni
Laghi annuncia che il caso dell’Ospedale di Castrovillari approderà subito nelle sedi politiche e istituzionali competenti, con azioni rapide e coordinate. «Non permetteremo che il depotenziamento della sanità venga camuffato da riorganizzazione. Non accetteremo altri scippi né altre bugie», dichiara.
Il consigliere promette anche mobilitazioni pubbliche: «Lo spoke di Castrovillari non sarà smantellato nel silenzio. Difenderemo l’ospedale con ogni iniziativa democratica a nostra disposizione».