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17/01/2022 ore 18.33
Sanita

Clinica Santa Lucia di Cosenza, il consigliere regionale Laghi chiede l'intervento immediato di Occhiuto

La casa di cura oculistica attende da due anni una risposta dalla Regione sul rinnovo dell'accreditamento. L'esponente di "De Magistris presidente": «Urgente salvaguardare i lavoratori»
di Redazione

«Chiedo l’intervento risoluto del presidente della Regione e commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, perché alla clinica Santa Lucia di Cosenza e ai suoi dipendenti sia riconosciuto in tempi brevissimi il sacrosanto diritto di lavorare». È quanto scrive, in una nota, il capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris presidente” Ferdinando Laghi, in merito alla vicenda della casa di cura oculistica cosentina, che da due anni attende il rinnovo dell’accreditamento, così come denunciato in una lettera aperta al presidente Occhiuto il direttore amministrativo della struttura Mario Cipolla.

«È inconcepibile – prosegue Laghi – che la struttura attenda da due anni una risposta da parte della Regione, rimasta immobile e silente nonostante il verbale positivo che l’organismo accreditante sottoscrisse nel gennaio del 2020».

«Qui – rimarca il consigliere regionale – è urgente salvaguardare i lavoratori, le loro famiglie e il diritto alla salute dei cittadini. Nello specifico, il lunghissimo ritardo della Regione ha creato una situazione insostenibile, che non può più protrarsi. Confido che il commissario Occhiuto intervenga per portare rapidamente a soluzione questa vicenda, perché è in gioco il futuro di molte persone, già provate da una burocrazia regionale elefantiaca, insensibile e perfino miope».

«Sul funzionamento delle procedure di accreditamento – conclude Laghi – presenterò una specifica interrogazione in Consiglio regionale, visto che si tratta di uno dei problemi più gravi del dipartimento Tutela della salute, da risolvere in via definitiva. Non è accettabile che lì vi siano pratiche in giacenza da anni e che, come nel caso della Santa Lucia, non vengano conclusi percorsi amministrativi di fatto già completati».