Cosenza, la denuncia di un malato oncologico: «Costretto ad aspettare il 6 giugno 2026 per una PET»
L’unica speranza è che nel frattempo qualcuno cancelli la propria prenotazione, lasciando libero un posto in graduatoria: «Per andare fuori regione bisogna godere di buona salute e avere disponibilità economica a sufficienza»
La redazione di Cosenza Channel ha ricevuto la lettera denuncia di Francesco Arnieri, malato oncologico, che, recatosi al CUP di Cosenza per prenotare una PET urgente, prescrittagli da uno specialista radiologo dell’ospedale Mariano Santo e dopo un’attesa di almeno tre ore, si è visto proporre come prima data utile il sei giugno 2026: «La Pet – scrive il signor Francesco Arnieri – è un esame diagnostico urgente che serve a scoprire l’eventuale presenza di cellule cancerogene all’interno del corpo per poi intervenire in modo preciso con la radioterapia».
Dopo aver appreso che avrebbe dovuto aspettare quasi un anno per effettuare a Cosenza l’esame diagnostico richiesto, il signor Francesco Arnieri sarà costretto gioco forza a rivolgersi a strutture sanitarie fuori regione: «Per poter partire però bisogna godere di buone condizioni di salute e di disponibilità economica sufficiente, con il rischio che, nell’attesa, il carcinoma cresca e l’aspettativa di vita si riduca a pochi mesi appena».
Stamattina, il signor Francesco Arnieri si è recato negli uffici dell’Azienda ospedaliera, dove gli è stato confermato che non potrà effettuare la PET prima della data indicata dal CUP, e che sarà possibile anticipare l’esame diagnostico soltanto nel caso in cui dovesse essere cancellata qualche altra prenotazione. Da qui, l’appello finale che il signor Francesco Arnieri lancia attraverso la nostra testata: «Bisogna intervenire subito, non possiamo permettere che i cittadini muoiano in attesa di una PET. È deprimente».