Cosenza, Nursing Up e Cgil: «All'Annunziata fuggi-fuggi dalle corsie ospedaliere»
Dopo la nota del segretario Giuseppe Bonasso della sigla sindacale FP Cisl, anche Nursing Up e Cgil, con un comunicato a firma di Andrea De Cicco e Pamela Bevacqua, segnalano la grave carenza di personale sanitario nelle corsie dell’Annunziata di Cosenza «che ha portato nel tempo e non solo con la pandemia all’accorpamento di più reparti. Si può registrare un fuggi-fuggi generale dalle corsie dell’Ospedale bruzio, della serie “Si salvi chi può”».
«Le problematiche – scrivono gli esponenti sindacali – sono state portate più volte all’attenzione del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Vitaliano De Salazar, le risposte però, ad oggi, sono del tutto deludenti. Una vergogna che riverbera impietosamente nei Livelli Essenziali di Assistenza più scarsi d’Italia. Un disastro che comincia nella prima linea ormai diventato l’approdo dei malati di tutta la provincia». Nursing Up e Cgil si riferiscono evidentemente al pronto soccorso. «Per non parlare – aggiungono – dell’esasperazione dei pazienti e dei numerosi episodi di aggressione verso i dipendenti, che devono destreggiarsi, per non subire la rabbia dell’utenza ormai stanca».
«I sintomi sono diversi – sottolineano – Finanziamenti insufficienti, carenza di personale, mancata programmazione e una inesorabile avanzata del settore privato» Questi elementi, scrivono i sindacati «ricadono sulla pelle dei pazienti, spesso costretti a liste d’attesa infinite, oppure ad andare in altre Regioni per ricevere le cure, spendendo una fortuna, oppure in alternativa, a rinunciare totalmente alla cure stesse. Come se non bastasse, nonostante la richiesta di chiarimenti, l’Azienda ad oggi non garantisce l’applicazione di tanti istituti contrattuali, indennità previste dal CCNL comparto sanità».
Nursing up e Cgil inoltre, hanno reso noto di aver sollecitato circa due mesi fa, un intervento dell’Organo Ispettivo Territoriale. Richiesta rimasta per il momento lettera morta. «Stiamo parlando del disagio che vivono i dipendenti di un Ospedale Hub in ginocchio» concludono i sindacalisti invocando la necessaria attenzione prima che lo stato di crisi raggiunga «il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti».