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04/01/2022 ore 10.49
Sanita

Covid e scuola, Ricciardi: «Il Governo non vuole chiudere, ma bisogna accelerare sui vaccini ai bambini»

Il consigliere scientifico del ministro della Salute: «L'intenzione è riaprire, ma bisogna seguire i protocolli in maniera scrupolosa»
di Redazione

«Il Governo attribuisce alla scuola la necessità assoluta della riapertura in presenza. Questo significa che bisogna essere attenti, rispettare le regole. E accelerare le vaccinazioni nei bambini che, ad oggi, sono purtroppo non ancora in numero soddisfacente» afferma all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute e professore di Igiene all’università Cattolica, in merito al dibattito sul riavvio delle attività scolastiche. «Se si adoperano queste cautele, aumento delle vaccinazioni, misure cautelative comportamentali all’interno delle scuole, rispetto dei protocolli – rimarca – la volontà del Governo è riaprire. Io penso sia importante farlo, ma bisogna farlo bene: bisogna seguire i protocolli in maniera seria e scrupolosa».

Scuole chiuse? No: ecco il parere di Lucia Azzolina

«Tutti sanno quanto tenga e mi stia a cuore la didattica in presenza, ma, alla luce dell’impennata dei contagi e della variante Omicron, il ritorno in presenza va legato a tutta una serie di misure che vanno adottate per consentire il ritorno nelle aule in sicurezza dal 10 gennaio, a partire dalle mascherine Ffp2 anche per gli studenti e il personale Ata, non solo ai docenti». Lo dichiara l’ex ministra Lucia Azzolina, ora coordinatrice del Comitato per l’istruzione del M5S, all’Adnkronos sulla volontà del governo di non apportare variazione al calendario scolastico, posticipando il rientro dalle vacanze natalizie come chiesto dal governatore campano Vincenzo De Luca. «Se le mascherine Ffp2 vengono considerate più efficaci – dice l’ex responsabile dell’Istruzione del governo Conte – allora è giusto garantirle a tutto il mondo della scuola, senza distinzione alcuna. E ripristinare il metro di distanza, reso da noi obbligatorio, ma da settembre solo raccomandato: visto il boom dei contagi tornare all’obbligo a mio avviso si rende necessario».