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19/06/2023 ore 12.40
Sanita

«Fate partire il registro dei tumori. Poi accelerare sulla diagnostica»

E' l'appello di Francesco Garofalo, portavoce del Comitato spontaneo di cittadini a tutela della salute pubblica di Cassano All'Ionio
di Redazione

«Il registro dei tumori deve partire. È improcrastinabile, anche alla luce dei numerosi decessi pe malattie neoplastiche». È quanto afferma Francesco Garofalo, portavoce del Comitato spontaneo di cittadini a tutela della salute pubblica di Cassano All’Ionio.

«È urgente, poiché i dati in tutta l’area della Sibaritide, su questo versante non sono confortanti. I Comuni – prosegue Garofalo – devono fare la loro parte su questa delicatissima problematica, che tocca la salute dei cittadini. Ricordo che comitato siamo stati ascoltati dalla commissione sanità del Consiglio Regionale della Calabria, ma a distanza di tempo, con amarezza constato che nulla è stato fatto, soprattutto per avviare un accurato studio epidemiologico con l’organo deputato, l’Istituto Superiore di Sanità».

«In tale contesto – aggiunge – occorre mettere attorno ad un tavolo i Comuni, l’Arpacal, l’Azienda Sanitaria, i medici di base e le associazioni. Così come, bisogna accelerare sulla prevenzione, dotando ulteriormente i presidi ospedalieri e i poliambulatori, di apparecchiature ad alta tecnologia diagnostica. È evidente, lo screening risulta fondamentale per prevenire l’insorgere di neoplasie».

«Il registro dei tumori, permette di avere una banca dati, e costituisce, un archivio rigoroso e sistematico, che tiene traccia delle diverse tipologie di tumori, dell’incidenza su specifiche fasce di età o su determinate categorie professionali e del numero di casi diagnosticati nel tempo. Sapere ed essere informati, è un sacrosanto diritto dei cittadini, su cui si gioca la credibilità della politica e di chi è demandata la gestione della cosa pubblica. Continuare a brancolare nel buio – conclude Garofalo -, significa a non avere un quadro chiaro e difficilmente comprendere un fenomeno destinato a mietere nuove vittime».