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09/11/2024 ore 14.17
Sanita

«La Sanità pubblica non si svende», il corteo della Cgil sfila per le strade di Cosenza

Buona risposta alla manifestazione organizzata dal sindacato provinciale. Ianni: «Questa la vera emergenza». Caruso. «Pronto ad ogni iniziativa»
di Francesco La Luna

Oggi, circa 700 manifestanti si sono radunati a Cosenza per partecipare a una manifestazione indetta dalla CGIL, finalizzata alla difesa della sanità pubblica. Il corteo, partito alle 10 da Piazza Loreto, ha attraversato il centro della città, facendo tappa prima presso la sede dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza in Via Alimena e successivamente all’Ospedale dell’Annunziata. Con lo striscione “La Sanità pubblica non si svende si difende” in testa, i manifestanti hanno espresso preoccupazione e solidarietà per le difficoltà che la sanità calabrese sta attraversando.

Numerosi sindaci della provincia di Cosenza hanno partecipato all’evento, tra cui Franz Caruso (Cosenza), Paolo Pappaterra (Mormanno), Virginia Mariotti (San Marco Argentano), Domenico Lo Polito (Castrovillari), Fabrizio Fabiano (Zumpano) e Giuseppe De Santis (Rovito). La CGIL ha richiesto che non fossero presenti bandiere di partito, sottolineando il carattere inclusivo e apartitico della manifestazione. L’unico vessillo presente era quello della Palestina, ma tra la folla si notavano esponenti del PD, di Sinistra Italiana, del Movimento 5 Stelle e di Rifondazione Comunista, in segno di solidarietà.

Sanità pubblica, le parole di Ianni (Cgil)

L’iniziativa sulla sanità pubblica a Cosenza è stata promossa da un ampio comitato composto da associazioni, presidi civici e laboratori culturali, uniti nel rivendicare un diritto fondamentale: l’accesso alle cure. Secondo Massimiliano Ianni, segretario generale della CGIL di Cosenza, «questo è solo il primo passo di un percorso molto lungo perché è nostra intenzione, insieme ai comitati e ai cittadini, gridare a gran voce che la sanità pubblica in Calabria è un argomento di primo livello. Basti pensare che oltre il 7% dei nostri corregionali, per motivi oggettivi, hanno rinunciato a curarsi». I manifestanti hanno espresso così il loro dissenso contro l’indebolimento del sistema sanitario pubblico e la necessità di garantire servizi di qualità e accessibili per tutti.

Caruso: «Pronto ad ogni altra iniziativa»

«Difenderò sempre la sanità pubblica – ha detto il sindaco di Cosenza Franz Caruso – che deve essere garantita e tutelata e che, se potessi,  renderei addirittura  il più possibile gratuita. Ecco perché sono sceso in piazza anche stamani, insieme alla CGIL, a tanti colleghi Sindaci ed a numerose associazioni, pronto a porre in essere ogni altra iniziativa utile volta al raggiungimento di questi obiettivi di civiltà e democrazia». 

«I nostri cittadini – ha aggiunto – vivono situazioni spaventose, a volte emergenziali, per le quali sono spesso costretti, quanti se lo possono permettere, ad emigrare in altre Regioni del nord del Paese. Abbiamo, infatti, un esodo sanitario che è in continuo aumento, nonostante le professionalità di alto livello che operano nei nostri ospedali, tanto da far registrare una spesa di 264milioni di euro. La Calabria ha bisogno di tutto: strutture adeguate  e funzionali, medici, infermieri, OSS. Ed allora che si faccia una battaglia serie e determinata per incominciare ad assumere le professionalità che necessitano nei nostri nosocomi, dove non si assicurano neanche i LEA. Contestualmente, poi, ci si batta per costruire le strutture per le quali ci sono già cospicui finanziamenti e che, con tante procedure burocratico/amministrative già espletate, si potrebbero costruire in appena due anni come, per fare un solo esempio, l’ospedale HUB di Cosenza».

Chi ha sfilato al corteo di Cosenza sulla Sanità pubblica

Di seguito le sigle e i singoli che hanno dato adesione: