L'Asp cerca un immobile, il consigliere Ciacco sa già qual è
Il consigliere comunale Giuseppe Ciacco ha inviato in redazione una lunga nota in cui avanza una serie di dubbi su una recente delibera licenziata dall’Asp di Cosenza. La delibera ha per oggetto “avviso pubblico di indagine di mercato, finalizzato all’acquisizione in locazione, con opzione di acquisto, per uno o più immobili di grandi dimensioni da destinare a sede di uffici e servizi sanitari dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza nel comune di Cosenza“.
Il consigliere, spulciando la delibera, ha notato che è stata affissa all’albo pretorio l’8 febbraio 2024 “e vi rimarrà per quindici giorni consecutivi”. «la presentazione delle manifestazioni di interesse è quella del 19 febbraio 2024. Attenzione: 8 febbraio (la pubblicazione) – 19 febbraio (la scadenza): appena 11 giorni, cioè a dire, solo, 264 ore. Una procedura lampo, degna di uno stato di emergenza pandemica! E, allora, che senso ha avuto la pubblicazione della delibera, all’albo pretorio, per 15 giorni consecutivi? Fra l’altro, e coerentemente, la normativa, regolante l’”avviso pubblico per indagine di mercato”, prescrive che “la durata della pubblicazione”, che deve, quanto meno, coincidere con il termine di scadenza, utile, per la presentazione delle offerte, “è stabilita per un periodo minimo di quindici giorni, salva la riduzione del suddetto termine per motivate ragioni di urgenza”. Ragioni di urgenza, che né la delibera, né l’Allegato A hanno, minimamente, evidenziato»
Ancora. Il consigliere sottolinea poi «a pagina 6 dell’allegato A c’è testualmente scritto: “il termine di presentazione è il giorno 8 gennaio 2024” Ma come: a pagina 1, la data di scadenza, per la presentazione delle offerte, coincide con il 19 febbraio e poi a pagina 6 è retrodatata, a futura memoria, all’8 gennaio 2024? Ma se l’8 gennaio, la delibera non era stata, neppure, adottata?»
Nella delibera, poi, continua Ciacco, sono elencate le caratteristiche relative all’immobile «Io, di questi requisiti, per ovvie ragioni di brevità, ne riporterò, solo i più eloquenti – scrive il consigliere – L’immobile deve essere ubicato, ovviamente, nel comune di Cosenza e deve essere già costruito; deve poter essere destinato a uso ufficio pubblico e servizi sanitari (ambulatori medici ecc.); deve avere una superficie complessiva lorda, compresa tra mq 5000 e mq 10000; deve essere in un fabbricato indipendente; deve avere una area giardinata tra mq 1000 e mq 1500; deve avere adeguati spazi di propria pertinenza da adibire a parcheggio. Ebbene, considerato che l’immobile è già esistente (“già costruito”), io, per curiosità e incoraggiato e facilitato, anche, dalla certosina descrizione morfologica dell’unità immobiliare da locare, ho eseguito una mia personale indagine di mercato, che ho condotto, metodologicamente – lo ammetto – in maniera alquanto artigianale e, come tale, non è matematicamente attendibile. Tuttavia, al termine della mia indagine, sono stato assalito da un vibrante dubbio: e se nel comune di Cosenza, con i requisiti, di cui all’allegato A della delibera n. 313/2024 del direttore generale dell’ASP di Cosenza, esistesse un solo immobile?»
«Anche, perché – continua Ciacco – a pagina 8 dell’allegato, c’è testualmente scritto: “L’ASP di Cosenza potrà procedere alla selezione dell’immobile anche in presenza di una sola proposta valida” E, allora, il dubbio io, legittimamente, lo coltivo, il dubbio c’è e rimane. Ed è un dubbio, anche, obiettivamente inquietante. Perché, sempre a pagina 8 dell’allegato, c’è testualmente scritto: “L’amministrazione sarà tenuta al segreto rispetto alle offerte ricevute” .E, allora, io ho fatto una cosa molto semplice: ho preso una busta, nella busta ho inserito un foglio, sul quale ho riportato l’ubicazione del presunto unico immobile con l’indicazione della verosimile proprietà. Dopo di che ho sigillato la busta e l’ho consegnata a un notaio. La busta, stante la natura non vincolante dell’avviso, sarà aperta e il relativo contenuto sarà reso pubblico, solo, dopo l’eventuale aggiudicazione del contratto locatizio. Ah dimenticavo: né nella delibera, né nell’allegato A è indicato il valore dell’affidamento»