L'INTERVISTA | Parla Bernardi, la nuova direttrice sanitaria dell'ospedale di Corigliano Rossano
Da molti mesi, ormai, è partita la “riorganizzazione” dello spoke di Corigliano Rossano, anche con vista sull’ospedale della Sibaritide, i cui lavori dovrebbero ripartire con nuovo anno. L’Asp di Cosenza sta colmando diversi gap nei due presìdi – il Giannettasio e il Compagna – anche tra direttori di unità operative complesse, i cosiddetti primari, rimasti vacanti per molto tempo come la direzione sanitaria, da ieri gestita da un nuovo, apprezzato e celebre manager.
Al quinto piano del Giannettasio, vincitrice di concorso, con incarico quinquennale rinnovabili per altri cinque, si è insediata Maria Pompea Bernardi, già commissario delle Aziende provinciali sanitarie di Crotone e Vibo Valentia e dirigente del Settore programmazione dell’offerta ospedaliera e sistema delle emergenze-urgenze della Regione Calabria. A lei toccherà, tra gli altri compiti, supervisionare gli altri spoke della provincia di Cosenza e traghettare quello di Corigliano Rossano verso l’ospedale della Sibaritide.
Rizzo: «I primariati come primo obiettivo nella riorganizzazione dello spoke di Corigliano Rossano»
«Siamo sicuri che la dottoressa Bernardi sarà uno stimolo per tutti ed assumerà anche la funzione di controllo. Oggi, rispetto ad alcuni mesi addietro, lo spoke di Corigliano Rossano – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, nel fare il punto – risente di minori problemi nel pronto soccorso mentre gli altri reparti stanno svolgendo regolarmente le attività previste, anche se vanno colmate alcune carenze in chirurgia e medicina, che comunque garantisce un buon turnover, dando sfogo alle necessità di ricovero».
In molte unità operative complesse, però, mancano i direttori, i cosiddetti primari, ed anche in questo caso l’Asp sta agendo di conseguenza. «In alcuni casi – ha spiegato in merito Rizzo – e mi riferisco proprio al pronto soccorso ed alla cardiologia, sono in itinere le procedure concorsuali. Per l’unita operativa complessa di anestesia e rianimazione, il concorso lo abbiamo espletato ma il vincitore – Pino Pasqua, già primario del medesimo reparto dell’Annunziata di Cosenza, ndr – non ha ancora accettato l’incarico a causa di un ripensamento. È già stata bandita la selezione per il primario dell’ortopedia e nel giro di qualche mese pubblicheremo quella della psichiatria».
Continuano nel loro servizio spedito, i direttori – di ruolo – Angelo Gallo nel reparto di neurologia, Francesco Petrone in pediatria e Luigi Muraca – già direttore sanitario facente funzione dello spoke – in medicina. «L’obiettivo e fornire i reparti delle dirigenze – ha concluso Rizzo – quale elemento essenziale utile a garantire una buona organizzazione dei presidi».
Bernardi: «Nuova sfida, affiancherò i tecnici nella costruzione dell’ospedale della Sibaritide»
Il nuovo direttore sanitario, come accennato, si è insediato nella giornata di ieri. «Ho subito avvertito un’impressione positiva – ha spiegato Maria Bernardi a LaC News24 – anche perché nello spoke ci sono tutte le basi per costruire e consolidare azioni efficaci ed importanti. Il tempo mi offrirà la possibilità di valutare nel particolare le necessità utili all’implementazione delle strutture».
Maria Bernardi sarà, dunque, il direttore sanitario dello spoke di Corigliano Rossano e quindi anche dell’ospedale di Acri, e fungerà da supervisore per altri spoke della provincia di Cosenza.
«È vero, mancano alcuni primari – ha sottolineato ancora – ma i concorsi sono già in itinere ed altri saranno pubblicati molto presto. L’attenzione verso gli spoke da parte del management dell’Asp di Cosenza è molto alta. In prospettiva – ha concluso il neo direttore sanitario dello spoke di Corigliano Rossano – c’è l’ospedale della Sibaritide e nella costruzione affiancherò i tecnici nell’organizzazione della parte igienico-sanitaria ed organizzativa».
Insomma, la sfida per Maria Bernardi, ma anche per l’Asp di Cosenza, è quella di “ricostruire” due ospedali (anzi tre) dopo una logorante pandemia e accompagnarli – passo passo – verso quel polo sanitario d’eccellenza che sta sorgendo a Insiti. E non sarà facile fare lo slalom tra “baronati”, primariati ed incrostazioni di varia natura negli ingranaggi ospedalieri che da sempre penalizzano due presidi che la Regione – ormai da anni – considera un unico ospedale.