«L’ospedale di Castrovillari non si tocca»: fiaccolata e appello per il futuro del presidio “Ferrari”
Centinaia di cittadini in corteo dall’ospedale al Municipio per difendere il presidio sanitario del Pollino. In piazza associazioni, istituzioni e Chiesa per chiedere chiarezza e garanzie sul futuro del “Ferrari”
«L’ospedale di Castrovillari non si tocca». È lo slogan che ha scandito, nella serata di ieri, la fiaccolata a difesa del diritto alla salute e dell’Ospedale spoke “Ferrari” di Castrovillari, promossa dal Comitato delle Associazioni composto da Avis, Avo, Solidarietà e Partecipazione, Afd (Associazione Famiglie Disabili), Amci (Medici Cattolici) e Isde – Medici per l’Ambiente.
Un corteo partecipato e determinato, partito dall’ospedale e diretto verso il Municipio, che ha visto la presenza di centinaia di cittadini, uniti dalla volontà di difendere un presidio sanitario considerato essenziale per l’intero territorio del Pollino. Alla manifestazione hanno preso parte anche il consigliere regionale Ferdinando Laghi e il vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio e vicepresidente della CEI, Francesco Savino, che ha concluso l’iniziativa.
Al termine della fiaccolata sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni promotrici. A prendere per primo la parola è stato Pino Angelastro, portavoce del Comitato e presidente dell’Avis di Castrovillari, anche in rappresentanza dell’Associazione Famiglie Disabili. Con lui sono intervenuti Giovanna Fattizzo, presidente dell’Avo di Castrovillari; Carmen Maria Belmonte, presidente di Isde Medici per l’Ambiente Castrovillari; Aldo Foscaldi, presidente dei Medici Cattolici di Castrovillari; e Ferdinando Laghi, anche nella veste di presidente di Solidarietà e Partecipazione.
«Non siamo allarmisti – ha dichiarato Angelastro – lavoriamo ormai da quasi dieci anni nell’interesse esclusivo della salute pubblica e del futuro del “Ferrari”». «Le nostre – ha aggiunto – non sono proteste sterili, ma richieste motivate e propositive. Siamo scesi in piazza numerosi, composti e silenziosi, ma il nostro silenzio non va confuso con disinteresse o rassegnazione».
Sulla stessa linea gli altri interventi, che hanno messo in evidenza non solo le criticità strutturali e le difficoltà quotidiane vissute dagli utenti del nosocomio del Pollino, ma anche la necessità di interventi concreti e programmati per garantire servizi adeguati e continuità assistenziale.
A chiudere la manifestazione è stato l’intervento di monsignor Savino. «Chiedo chiarezza sull’ospedale», ha affermato il presule, richiamando il valore simbolico del periodo natalizio: «Il Natale è una festa rivoluzionaria, cambia le coscienze, è la festa della verità. Ed è in nome della verità che chiedo di fare chiarezza sull’ospedale di Castrovillari». «Sono dalla parte degli ultimi e dei fragili – ha proseguito – e per questo chiedo che l’ospedale sia inserito in una riorganizzazione sanitaria seria, che tenga insieme spoke e medicina territoriale». «Riorganizzare la sanità – ha concluso – significa ridurre la spesa e ottimizzare il servizio, offrendo risposte più efficaci e funzionali ai bisogni del territorio».
Una mobilitazione che, come sottolineato dal Comitato delle Associazioni a difesa dell’Ospedale di Castrovillari, intende proseguire nel segno del confronto e della responsabilità, con un messaggio chiaro: la tutela del diritto alla salute non è negoziabile.