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26/07/2023 ore 15.10
Sanita

Ospedale della Sibaritide, basteranno 2,7 milioni per uscire dall’impasse?

Il consiglio regionale ha approvato lo stanziamento dei ristori Covid alla concessionaria. La variante da 140 milioni ha fatto schizzare il prezzo complessivo a 300 (a quanto pare trattabili)
di Luca Latella

Basteranno 2,7 milioni per “ravvivare” i rapporti tra Regione Calabria (il concedente) e D’Agostino (il concessionario)?  L’ospedale della Sibaritide sembra ancora impantanato nelle sabbie mobili della burocrazia, perché il prezzo complessivo lievitato dal 2013 ad oggi da 143 milioni a circa 300, potrebbe ancora far saltare il banco e paralizzare definitivamente i cantieri a settembre.

E ciò se, oltre ai ristori Covid – assegnati dalla Regione come stanziamento straordinario con l’approvazione di un emendamento proposto da Giuseppe Graziano, ieri pomeriggio in Consiglio regionale nell’ambito della legge di stabilità regionale 2023 – le parti non si siederanno a tavolino per “trattare” la variante che aggiorna il costruendo ospedale dal 2013 al 2023 con tutti gli aggiornamenti normativi, pandemici, legati al risparmio energetico, intervenuti fino ad oggi. Valutazione della variante stessa? 140 milioni, cifra che fa lievitare il costo dell’opera, complessivamente, a circa 300.

Una montagna di soldi necessari a concludere il costruendo in contrada Insiti, terra di mezzo tra Rossano e Corigliano, che rischia di continuare a mostrare il proprio scheletro – concluso nelle scorse settimane – per chissà quanto altro tempo ancora. 

Sull’opera, dunque, la Regione Calabria guidata da Occhiuto si gioca una fetta di credibilità ed anche per questo, Giuseppe Graziano sottolinea alcuni passaggi: «Sull’ospedale della Sibaritide facciamo sul serio compiendo tutto quanto è possibile per portare avanti i lavori di realizzazione dell’opera. In questi ultimi due anni, prima l’emergenza Covid e successivamente la crisi economica globale, ha generato una sperequazione sui prezzi che sta creando difficoltà anche e maggiormente nel tessuto imprenditoriale. Per questo quindi abbiamo deciso di sbloccare importanti risorse, quantificate dagli uffici regionali e dal rup del costruendo nosocomio di contrada Insiti, andando incontro ad una esigenza palesata in più occasioni dalla società D’Agostino costruzioni trovatasi a fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione».

«Lo abbiamo fatto – sottolinea ancora il rappresentante di Azione – in quanto la procedura relativa alla ripartizione delle risorse fra gli Enti interessati e l’erogazione delle stesse sta facendo registrare dei ritardi. Pertanto, evitando che i cantieri potessero bloccarsi (un’ipotesi niente affatto peregrina fino a qualche ora fa, ndr) abbiamo stanziato questa trance straordinaria di finanziamento che di fatto è solo un anticipo di risorse che saranno poi rimpinguate con i successivi trasferimenti erariali. Non solo, nelle prossime settimane sarà concluso l’iter della variante tecnico-sanitaria proposta sulla struttura che aprirà le porte ad una nuova fase realizzativa dell’opera che sarà anche quella definitiva e conclusiva prima della messa in esercizio del nuovo grande ospedale della Sibaritide e di Corigliano Rossano».