Sanità, in provincia di Cosenza 6 ospedali di comunità finanziati dal Pnrr. Occhiuto: «Un primo importante passo»
Sedici ospedali di comunità, di cui 6 nella provincia di Cosenza: Cariati, Lungro, Mormanno, S. Marco Argentano, Scalea e Cassano allo Ionio. Sono quelli previsti dal Piano Calabria per il Pnrr presentato dalla Regione all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. «Un primo importante passo compiuto per non perdere alcuna risorsa del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinata alla sanità», ha commentato il presidente Roberto Occhiuto.
«Grazie al Dipartimento regionale della Salute, all’impegno di Maurizio Bortoletti, di Iole Fantozzi e di Pasquale Gidaro, e a quello dei vertici delle Aziende ospedaliere provinciali e dei sindaci, in soli quattro giorni è stato possibile fare un lavoro che le altre Regioni hanno iniziato a maggio di quest’anno», ha aggiunto.
Oltre a quelli della provincia di Cosenza, ecco quali saranno gli altri ospedali di comunità: Mesoraca, nella provincia di Crotone; Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Girifalco e Chiaravalle, nella provincia di Catanzaro; Soriano, nella provincia di Vibo Valentia; Gerace, Cittanova, Oppido Mamertina e Bova Marina, nella provincia di Reggio Calabria.
«Non sono tutti, non saranno gli unici interventi, e non c’è nulla di definitivo – sottolinea Occhiuto –. Alla luce del Programma operativo, che modificheremo, con l’ok del Ministero della Salute e con quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nelle prossime settimane, ci sarà, infatti, l’occasione per mettere a sistema in un unico documento l’idea della sanità che si vuole disegnare in Calabria di qui a cinque anni».
«Gli ulteriori fondi che avremo a disposizione – sostiene ancora il presidente della Regione – andranno aggiornati in base alle diverse forme di finanziamento, che verranno reperite non appena la mia struttura commissariale sarà completata, e ci consentiranno di sostenere un Programma operativo ambizioso. Gli ospedali di comunità, le case della comunità e le centrali operative territoriali, saranno i protagonisti di questa nuova stagione di investimenti. In tema di Pnrr ci attende, quindi, fino alla fine di febbraio 2022, un lungo lavoro di organizzazione e di sintesi, lo condurremo coinvolgendo le aziende sanitarie provinciali, le aziende ospedaliere e i sindaci, ma anche altri interlocutori, dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, dalle associazioni sindacali a quelle datoriali della sanità privata. Abbiamo una occasione storica. La nostra Regione merita di voltare definitivamente pagina».