A Cerisano si accende la solidarietà: tre giorni per Gaza tra testimonianze, musica e laboratori
Il 7 luglio, Cerisano ha acceso una luce di consapevolezza nel cuore della Calabria con l’avvio di “Tre giorni per Gaza”, una rassegna che intreccia solidarietà, memoria, cultura e partecipazione attiva. Un evento nato in occasione della Giornata del Rifugiato e inserito all’interno del Progetto SAI Cerisano, promosso dall’amministrazione comunale con ente gestore la Cooperativa Strade di Casa.
Ad aprire la rassegna, l’incontro pubblico “Gaza: vite che r-esistono”, tenutosi in piazza Chiocciola, trasformata per l’occasione in un’agorà civile. Tra gli ospiti, Abdullah Inshasi, fondatore di Parkour Gaza, che ha portato la testimonianza di una gioventù resistente, capace di esprimere la libertà attraverso il movimento in un territorio segnato da conflitti e assedi. Con lui, sul palco, il professor Walter Greco, l’attivista Enzo Infatino, e l’arcivescovo Giovanni Checchinato, moderati dal giornalista Mimmo Talarico. Un confronto intenso, dove la spiritualità si è intrecciata al dramma dei diritti negati e alla volontà di non rassegnarsi.
Il sindaco Lucio Di Gioia, tra i principali promotori della rassegna, ha voluto confermare il sostegno simbolico e concreto del Comune di Cerisano al popolo palestinese, annunciando anche il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, come segno politico e morale della vicinanza alle popolazioni oppresse.
La serata si è conclusa con il concerto del Moussa Ndao Ensemble, che ha animato la piazza con suoni e ritmi del mondo, trasformandola in un grande abbraccio collettivo.
L’8 luglio sarà il cinema a raccontare la speranza: in piazza Chiocciola sarà proiettato il docufilm “One More Jump”, dedicato alla storia di due atleti di parkour a Gaza. A seguire, un dibattito pubblico sui temi della libertà e della resistenza attraverso lo sport.
La giornata conclusiva del 9 luglio sarà invece dedicata a bambini e famiglie, con un laboratorio sportivo ed educativo curato dal collettivo Gaza Parkour e dalla Boxe Popolare Cosenza. Nel pomeriggio, spazio alla creatività con un laboratorio sulla pace a cura dell’artista keniota Waweru Joseph Weche, che guiderà i partecipanti in un percorso esperienziale.
La manifestazione si concluderà con un momento conviviale aperto a tutta la comunità, frutto della collaborazione tra i cittadini e i beneficiari dei progetti di accoglienza.
Una rassegna che non si limita alla denuncia, ma costruisce ponti, valorizza le differenze e promuove una cultura del dialogo e della responsabilità collettiva, in un tempo in cui le coscienze non possono più restare in silenzio.