A Cosenza South Italy Fashion Week chiude in bellezza al Rendano - FOTO
di A.B.
Si è conclusa ieri, 25 maggio, al Teatro Rendano di Cosenza, l’ottava edizione della manifestazione, organizzata dalla Moema Academy, South Italy Fashion Week. Un ricco calendario che ha visto, nei giorni scorsi, avvicendarsi rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e artisti provenienti dal mondo del cinema, dell’artigianato e dell’urban-design.
Ad aprire la serata sono state le immagini del cortometraggio “Ri-evoluzione”, realizzato dalle allieve dell’Accademia. Vincitore del concorso nazionale indetto da Confartigianato, il cortometraggio ispirato a Frida Kahlo è stato premiato per l’importante messaggio sull’autodeterminazione delle giovani donne.
Le luci si abbassano, le note della musica invitano al silenzio ed è così che il Teatro Rendano diventa una passerella d’alta moda: modelle sinuose, abiti da sogno, colori, luci, musica e tantissimi applausi. Per South Italy Fashion week, le creazioni raffinate e versatili di due importanti protagonisti della moda internazionale sfilano nel salotto. Saverio Palatella è uno dei pionieri del Made in Italy e con i suoi capi esprime tutte le potenzialità della maglieria. Alla fine degli anni Ottanta, la stampa parigina lo premia nominandolo tra i 10 stilisti più importanti d’Europa.
Al South Italy Fashion Week, anche Mario Dice mostra le sue creazioni casual e raffinate, sobrie e divertenti, eleganti e dinamiche. Un sovrapporsi di stili contemporanei: passato e futuro si incontrano con un utilizzo poliedrico della pelle unito alla ricchezza dei ricami effetto tattoo. Alle sfilate dei due stilisti di fama internazionale, seguono e si alternano le collezioni delle allieve dell’Accademia. Milva Fasuolo è la prima stilista che presenta i suoi capi, invitando ad uscire dalla propria comfort zone con stile. I suoi outfits sono caratterizzati da una linea semplice ma alternativa: estetica e tecnica si intrecciano al denim. Segue la seconda stilista, Ilienia Mauro con la sua collezione che descrive una femminilità moderna e il potere delle donne di successo. Ogni capo valorizza la silhouette, incarnando la femme fatale contemporanea.
Martina Luzzi è la terza fashion designer a calcare la passerella del salotto di Teatro Rendano. La donna delle sue creazioni indossa tessuti che brillano, volumi e applicazioni. Al centro della collezione una donna eccentrica, elegante e chic. La collezione successiva è quella di Marianna Molino, ispirata alla Calabria: dal mare alla montagna, dalle opere d’arte ai monumenti architettonici. Terra solare, ricca di luce e di colori, la Calabria prende forma attraverso il sentimento che si dispiega nell’utilizzo di materiali rigorosamente appartenenti alla tradizione.
Si ispira alla mitologia, Gaia Polimeni che presenta la sua collezione fra miti e poemi: Aracne sfida la dea Atena e per questo viene trasformata in ragno. Da questa ispirazione, temi sartoriali e dettagli dei capi della sua collezione ricordano ragnatele di luce. Nel parterre, i vertici regionali e nazionali di Confartigianato Imprese, partner della manifestazione quest’anno inserita nel cartellone nazionale dell’Organizzazione.
Nel corso della kermesse è stato consegnato un premio a Salvatore Ascioti, presidente di Confartigianato Reggio Calabria, a capo di una storica impresa artigiana che ha sede a Locri. Moema Academy ha voluto premiare Ascioti per il suo impegno nell’artigianato calabrese e per la valorizzazione di sapienza e abilità manuali che si tramandano da generazioni.
Sul solco dei temi affrontati nel cortometraggio, Moema Academy ha voluto assegnare un riconoscimento anche ad Antonella Veltri, presidente nazionale della Rete D.i.RE, donne in rete contro la violenza. A lei è stato assegnato un premio in rappresentanza di tutte le operatrici dei centri antiviolenza. Moema Academy, insieme al premio ha voluto offrire una borsa di formazione che darà l’opportunità, ad una delle donne che si rivolge al centro antiviolenza Roberta Lanzino, di formarsi all’interno dell’Accademia.
«È stata una settimana partecipatissima. Era quello che speravamo perché la Fashion Week è un evento a cui lavoro insieme al mio team di insegnanti e studentesse da mesi. Quest’anno abbiamo voluto dare forma ad un calendario ricchissimo d’incontri culturali, così ogni giorno il mondo della moda ha dialogato con arti diverse, anche con la letteratura. La parte più bella è stata vedere una platea di giovanissimi appassionati, grazie anche alle scuole, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che hanno scelto di prendere parte a questo evento» conclude l’organizzatrice e direttrice artistica dell’evento Giada Falcone.
Cala dunque il sipario su questa ottava edizione ricca di emozioni e di successo. Un contenitore di eventi, ma anche di idee. Molte di queste sono già divenute spunto per nuovi e ambiziosi progetti. Il tempo di riprendere fiato e il team dalla Moema Academy sarà nuovamente a lavoro.