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02/05/2025 ore 13.40
Societa

A Cosenza un Primo Maggio di lotta e musica: la Banda Bassotti esalta la piazza

Dai dibattiti all’omaggio a Salvatore "Uccello", fino ai poghi con i Lumpen e all'esplosione finale con i classici della band che fondò il compianto "Sigaro"
di Redazione

Non è stato il solito Primo Maggio, almeno non quello organizzato dall’Unione Sindacale di base. «Niente passerelle, né discorsi preconfezionati» hanno detto. A Cosenza, in Piazza Kennedy, l’Usb ha organizzato una giornata tesa a rompere gli schemi istituzionali, provando a restituire alla Festa dei Lavoratori il suo significato originario: lotta, partecipazione, memoria e speranza. Un’iniziativa alternativa, lontana dalle retoriche e vicina alle persone, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini e lavoratori. Un ritorno alla piazza fatto di dibattiti, musica live, socialità e militanza.

Il momento più atteso della giornata è stato il concerto finale: la Banda Bassotti, gruppo simbolo della scena ska-punk militante italiana, ha infiammato la folla con una scaletta che ha fatto cantare e pogare la piazza. Brani storici come “Figli della stessa rabbia”, “Avanzo de Cantiere” e “Beat-Ska-Oi!” hanno trasformato Piazza Kennedy in un concentrato di energia e memoria collettiva, esaltando l’anima più autentica del Primo Maggio.

Ma la festa era già cominciata prima, con le esibizioni di altri gruppi che hanno scaldato l’atmosfera: Rebel Waltz, Across e Gonzo & The Starvers hanno portato sonorità alternative e un’energia travolgente che ha spinto molti a ballare e pogare fin dal primo pomeriggio. I Lumpen, invece, hanno regalato uno dei momenti più toccanti della giornata. Prima del loro brano “Sembra impossibile”, dedicato ai supporter del Cosenza Calcio, hanno ricordato Salvatore Iaccino, conosciuto da tutti come “Uccello”, con un commosso omaggio che ha unito sport, comunità e memoria.

Nel corso della giornata, spazio anche alla riflessione e all’attivismo: dal dibattito partecipato su lavoro e diritti, alla presenza della boxe popolare, fino al mercatino del GAS. Un mosaico di esperienze e realtà che hanno restituito senso e corpo a una ricorrenza troppo spesso svuotata di significato.

«L’abbiamo riportato in piazza il Primo Maggio perché è lì che deve riprodursi», scrive Usb Cosenza nel comunicato conclusivo. «Nelle strade, nei vicoli, nei quartieri di questa città e di questa regione deve ritornare l’azione sociale, sindacale e politica collettiva». Un invito a tenere accesa la miccia accesa ieri. Perché, citando le parole gridate dal palco: “ho scelto la rivolta e non la gloria”.