A Rende l’evento “La Cucina di Territorio”: sostenibilità e identità al centro della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo
Sabato 22 novembre al Villa Fabiano Palace Hotel l’incontro promosso dall’Accademia Italiana della Cucina con sindaci, esperti, produttori e premiati 2025
“La Cucina di Territorio tra Sostenibilità e Diversità Bioculturali” è il tema scelto dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina per l’evento in programma sabato 22 novembre presso la sala convegni del Villa Fabiano Palace Hotel di Rende.
L’iniziativa rientra nella X Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri, con l’obiettivo di valorizzare la cucina dei territori, le radici culturali che la definiscono e il ruolo centrale della Dieta Mediterranea come modello di vita sano, sostenibile ed equilibrato.
I lavori saranno aperti dal Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, e dal Sindaco di Rende, Sandro Principe. Seguiranno l’introduzione del delegato dell’Accademia, Rosario Branda, e l’intervento del Direttore Generale dell’ARSAC, Fulvia Caligiuri. Le conclusioni saranno affidate all’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.
Particolarmente atteso è il contributo di Roberto e Susy Ceraudo, che porteranno la loro testimonianza di impresa agricola e familiare fondata su accoglienza, sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali, con un modello enogastronomico rispettoso dell’ambiente e delle identità territoriali.
A seguire, gli interventi del Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, del Sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, del Sindaco di Civita, Alessandro Tocci, e del Direttore del Centro Studi Territoriale Calabria dell’AIC, Ottavio Cavalcanti, introdurranno il momento dedicato alla consegna dei premi 2025 dell’Accademia Italiana della Cucina:
Premio Massimo Alberini ad Antonio Nocerino dell’esercizio commerciale Fratelli Nocerino;
Premio Dino Villani a Rosa Iaquinta del Panificio Parmella per la Pitta ‘Mpigliata;
Diploma di Buona Cucina allo chef Gregorio Antonio Buccolieri del ristorante L’Oste d’Arberia;
Premio Giovanni Nuvoletti al giornalista Gianfranco Manfredi.
«La scelta del tema di quest’anno – spiega il delegato Branda – si inserisce nel percorso di candidatura della Cucina Italiana a patrimonio immateriale UNESCO, ormai giunta alla fase finale. L’obiettivo è far conoscere e promuovere il nostro territorio attraverso il suo patrimonio gastronomico, utilizzandolo come un linguaggio capace di raccontare identità e visioni future. Parlare di sostenibilità e diversità bioculturali significa valorizzare le nostre radici e, allo stesso tempo, aprirsi alle sfide globali».