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29/06/2025 ore 17.29
Societa

A Rose un convegno per ricordare Don Carlo De Cardona, il "Bolscevico Bianco"

Il Circolo Culturale “Gaetano Argento” ha organizzato un incontro per celebrare la figura del sacerdote calabrese che lottò per il riscatto sociale del Sud
di Redazione

Si è tenuto nella sala consiliare del Municipio di Rose il convegno organizzato al Circolo Culturale “ Gaetano Argento” per ricordare la figura di Don Carlo De Cardona e la sua opera . 

Ha introdotto e coordinato la D.ssa Giulietta Coscarelli , socio fondatore del Circolo, che ha illustrato il periodo storico in cui visse ed operò Don De Cardona ( 1871-1958), di come l’Unità d’ Italia , con le leggi emanate dal nuovo governo, ha portato ricchezza al Nord sacrificando il Sud  sempre più povero ad emarginato.  In questo clima iniziò l’opera di Don Carlo. Il 5 ottobre  1905 , 61 contadini e artigiani, la maggior parte analfabeti,  guidati da Don Cardona fondarono la Cassa rurale fra i lavoratori della lega del lavoro di Rose  che operò fino al 1957  anno di scioglimento della stessa. Ha ricordato che Don Carlo De Cardona veniva chiamato il “Bolscevico Bianco” per la sua totale vicinanza alla classe operaria senza mai allontanarsi dal suo credo religioso. 

Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino di Rose ing. Roberto Barbieri e del Presidente del Circolo pensionati Francesco Alimena, il convegno è stato arricchito dagli interventi degli illustri relatori. Il primo ad intervenire è stato il Presidente della Banca credito cooperativo Mediocrati Nicola Paldino che ha sottolineato come i principi solidali sono ancora oggi l’anima ispiratrice della BCC anche se attualmente è molto difficile praticare la solidarietà come faceva Don Carlo  per via dei cambiamenti  che ha subito e sta subendo il sistema bancario , sottoposto a leggi  restrittive europee e nazionali. 

Il Dr. Francesco Capocasale, storico e conoscitore di Don Carlo De Cardona e del movimento cattolico calabrese, ha marcato come l’operato del sacerdote abbia  inciso profondamente  sulla società  di Cosenza e provincia  con la fondazione delle Cassi rurali, delle leghe del lavoro, della istituzione delle scuole serali ecc. 

Ha fatto seguito l’intervento del Dr. Vincenzo Settino coordinatore del “De Cardona Day che ha ricordato l’attività e quanto è stato fatto da don Carlo  nel Comune di San Pietro in Guarano non solo  con la nascita della Cassa rurale e della Lega del lavoro ma in particolare per la costruzione nel 1907  di una centrale idroelettrica nel fiume Arente tra i comuni di Rose – San Pietro in Guarano che portò l’energia elettrica anche a Castiglione Cosentino e di come la stessa venne utilizzata per la messa in moto della macina di un mulino appositamente costruito . Molto mirato l’intervento del parroco di Rose  Don Dario Montemaggiore che ha messo in evidenza come i principi del Vangelo, vanno vissuticoncretamente con tutte le difficoltà che comportano diventando noi stessi tabernacolo sull’esempio di don De Cardona del suo operato. 

Ha concluso i lavori l’editore e autore di varie pubblicazioni Franco A.Alimena che ha riassunto l’opera ed il ruolo che ha avuto  Don Carlo De Cardona e il movimento cattolico  per il riscatto morale, sociale ed economico  della classe operaia non  solo nella provincia di Cosenza ma in tutta la Calabria. Hanno fatto seguito vari interventi del pubblico La manifestazione si è conclusa con un rinfresco offerto dal Circolo pensionati presso la sede di Via Saporita.