Biodiversità e innovazione, la Sila laboratorio di sostenibilità: il 24 ottobre il convegno finale del progetto SilaBioMetric
Al Centro Visita Cupone di Camigliatello Silano si terrà il convegno conclusivo di SilaBioMetric, il progetto promosso dal Parco Nazionale della Sila con Università della Calabria, CURSA e Cultura & Innovazione per valorizzare biodiversità e servizi ecosistemici come leve di sviluppo
Condividere i risultati delle attività sul campo e aprire un confronto concreto su come tutelare e valorizzare la biodiversità, i servizi ecosistemici e il capitale naturale anche come motori di sviluppo per il territorio del Parco della Sila: è questo l’obiettivo del convegno finale del progetto “SilaBioMetric”, in programma venerdì 24 ottobre, presso il Centro Visita Cupone di Camigliatello Silano, a Spezzano della Sila (CS). Al centro, una domanda chiave: come far sì che la tutela ambientale diventi anche occasione reale di rilancio sociale ed economico per il territorio del Parco della Sila?
Avviato alla fine del 2024 e promosso dall’Ente Parco Nazionale della Sila in collaborazione con CURSA, il Consorzio “Cultura e Innovazione” (UNICAL) e il DIBEST – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, il progetto “SilaBioMetric” è finanziato dal National Biodiversity Future Center (NBFC), nell’ambito del fondo NextGeneration EU, e punta a costruire un modello replicabile di gestione sostenibile del patrimonio naturale. Un approccio integrato che combina rilievi sul campo, immagini satellitari e tecnologie di analisi ambientale. A valle del primo incontro dell’11 ottobre dedicato a “Crediti di carbonio e filiere agro-forestali nel Parco della Sila”, il convegno del 24 ottobre non si limiterà a presentare gli output progettuali, ma aprirà una riflessione sulle prospettive di valorizzazione delle risorse ambientali del Parco, con l’ambizione di fare dell’Ente Parco Nazionale della Sila un promotore attivo di innovazione ecologica, sociale ed economica.
Nel cuore del progetto c’è l’urgenza di costruire una strategia che tenga insieme tutela e sviluppo: da un lato la conservazione della biodiversità, dall’altro la valorizzazione dei servizi ecosistemici in grado di generare benefici concreti per le comunità locali e per l’economia del territorio.
Dopo i saluti istituzionali del Commissario avv. Liborio Bloise e del Colonnello Francesco Alberti, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza, interverranno il Direttore del Parco, l’architetto Ilario Treccosti, il Presidente di Cultura & Innovazione, prof. Gino Crisci, e il prof. Emilio Sperone del DIBEST – UNICAL, coordinatore scientifico dei rilievi in situ. A seguire, Susanna Di Vincenzo di 17tons presenterà il modello predittivo per la valutazione del grado di biodiversità.
La seconda parte del convegno sarà dedicata alle applicazioni concrete: Stefano Banini, Direttore generale di CURSA, illustrerà i servizi ecosistemici legati al “carbon farming” e al biochar; Sonia Vivona del CNR ISAFOM parlerà di Forest Therapy e delle esperienze in corso nel Parco; infine, Francesco Comotti, esperto di Destination Management, esplorerà il legame tra capitale naturale e turismo del benessere. L’obiettivo è costruire una strategia integrata che metta in relazione approcci diversi ma complementari, capaci di generare impatti positivi e duraturi sul territorio della Sila.
“Con SilaBioMetric, il Parco rinnova il proprio impegno a fare dell’innovazione un elemento propulsivo per lo sviluppo del territorio. Al centro restano le priorità ambientali, insieme agli interessi sociali ed economici delle comunità e degli operatori locali. L’appellativo di “promotore dell’innovazione” descrive con efficacia il ruolo che l’Ente intende consolidare: vogliamo distinguerci per visione e capacità di attivazione, perché crediamo fermamente nelle potenzialità del sistema Sila” così ha dichiarato il Commissario del Parco Liborio Bloise.