Brunori a Sanremo, il testo de "L'albero delle Noci", il video e il significato
Un testo che ha riscosso grande successo. “L’albero delle noci”, premiato anche dalla Crusca per la profondità del suo significato, è il pezzo d’esordio di Brunori a Sanremo. Il cantautore, alla prima assoluta sul palco dell’Ariston, ha portato un pezzo che ha strappato grandi applausi al teatro ligure ed è finito nella cinquina che domina la classifica.
Brunori a Sanremo, il testo de “L’albero delle Noci”
Di seguito, il testo de “L’albero delle Noci”, il pezzo d’esordio di Brunori a Sanremo.
Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare
Il significato della canzone: «Avevo scritto una cosa da padre rimbambito»
A spiegare il significato della canzone è stato proprio Brunori in un’intervista a Raiplay prima del proprio esordio a Sanremo. «L’albero delle noci sta davanti casa mia. Lo osservo sempre quando ho qualcosa in testa, perché da anni credo sia lui a suggerirmi le canzoni. Non avendo gli alberi interessi economici, mi sembrava giusto dedicargli un brano. Sono felice di averlo fatto con una canzone che mi addolcisce il cuore, in cui racconto la gioia, ma anche l’inquietudine che una nuova nascita porta con sé». La canzone è infatti dedicata alla figlia del cantautore. «L’amore incondizionato, la felicità travolgente, ma anche la paura di perderla, il rimpianto per il passato, il tempo che scorre. E poi la terra, le radici, le stagioni, le foglie che cadono e quelle che tornano. E forse, più di tutto, il contrasto tra il bambino che vuole ancora raccontare favole e l’adulto consapevole del valore di ciò che resta nell’ombra». Ieri sera, al Dopofestival, Brunori stesso ha voluto scherzare sull’aspetto genitoriale. «Ho scritto una canzone da padre rimbambito. Mi ero ripromesso di non scriverla più e invece l’ho portata a Sanremo».