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20/06/2025 ore 15.02
Societa

Cetraro resiste alla ‘ndrangheta: in piazza per la legalità e il ricordo di Losardo

Con il convegno “Rinascita e resistenza” la città lancia un messaggio forte contro la criminalità. Presente lo Stato, si annuncia l’arrivo della nuova tenenza dei carabinieri.
di Francesca Lagatta

La città di Cetraro non si rassegna all’arroganza della criminalità e venti giorni dopo la visita di monsignor Stefano Rega, ieri pomeriggio la comunità è scesa di nuovo in piazza per prendere parte a un evento che conferma, una volta di più, la nascita di una nuova società civile. È successo nel corso del convegno “Rinascita e resistenza. Storie di coraggio contro la ‘ndrangheta”, che si è tenuto nell’area del porto, una volta simbolo del potere della locale cosca mafiosa. Succede a pochi giorni dal 45esimo anniversario della morte di Giannino Losardo, segretario della procura di Paola, esponente del Pci e consigliere comunale morto il 22 giugno 1980 per le ferite riportate in un agguato mafioso avvenuto la sera precedente.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “San Benedetto Abate” e dalla “Fondazione Interesse Uomo” ed è stata patrocinata dal Comune di Cetraro.

Gli ospiti

Alla manifestazione hanno partecipato sindaci e amministratori del territorio, forze dell’ordine e tanti, tanti cittadini di Cetraro, stanchi di subire soprusi e angherie da parte della criminalità locale, che in pochi giorni ha fatto registrato l’omicidio di Pino Corallo e l’incendio doloso che ha distrutto i mezzi della ditta Ecologia Oggi.

Al tavolo dei relatori, ha preso parte, invece: Maria Grazia Nicolò, commissario straordinario Nazionale Antiracket e Antiusura “Fondazione Interesse Uomo”; Rosa Maria Padovano, Prefetto di Cosenza; Domenico Fiordalisi, procuratore della Repubblica di Paola, Don Marcello Cozzi, presidente fondazione nazionale antiracket e antiusura “Fondazione Interessa Uomo” e don Ennio Stamile, presidente della odv “San Benedetto Abate”.

Presente, in prima fila, a fare gli onori di casa, c’era il sindaco della città, Giuseppe Aieta.

La nuova caserma

L’evento di ieri, che ha visto una massiccia presenza dello Stato, si è svolto con una consapevolezza in più: la città di Cetraro potrebbe ben presto accogliere la nuova tenenza dei carabinieri. Dopo anni di stallo e incertezza, la provincia di Cosenza, guidata dalla presidente Rosaria Succurro, ha acquistato l’immobile destinato all’utilizzo, pronto da anni e mai entrato in funzione. «Un affare complicato – dice il sindaco Aieta – è dal 2001 che si sono conclusi i lavori. Insomma, è passato tanto tempo. Oggi diciamo che lo Stato dà conferma della sua esistenza».

Stato e istituzioni unite per annientare la criminalità

«Siamo fiduciosi – ha detto il procuratore capo Fiordalisi – che la realtà che abbiamo vissuto oggi, in questa riunione, sia effettiva presenza di una nuova società civile, di nuove istituzioni». «Occasioni come quelle di stasera – dice, invece, il prefetto Padovano – danno contezza del lavoro che quotidianamente e anche in silenzio si va compiendo insieme. Io posso testimoniare che in questo territorio ho trovato un grandissimo senso dello Stato».

Il ricordo di Giannino Losardo e Lucio Ferrami

«Questa sera abbiamo rievocato la figura di Giannino Losardo insieme a quella di Lucio Ferrami – sono le parole di don Ennio Stamile – che sono stati due straordinari testimoni che hanno saputo resistere. Hanno creduto e hanno agito di conseguenza in base a ciò che credevano, in base ai loro valori alti, la Giustizia, la Libertà, la democrazia».