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28/04/2025 ore 14.54
Societa

Conclave fissato al 7 maggio: la Chiesa si prepara a scegliere il nuovo Papa

Sarà uno dei momenti più solenni e carichi di attesa per la Chiesa cattolica e per il mondo intero
di Redazione

Il Collegio dei Cardinali ha stabilito la data ufficiale: il conclave per l’elezione del nuovo Papa inizierà il prossimo 7 maggio 2025. Sarà uno dei momenti più solenni e carichi di attesa per la Chiesa cattolica e per il mondo intero.

Gli elettori si preparano ad alloggiare, fra una settimana, nella casa Santa Marta, le congregazioni generali dei cardinali devono definire la «conveniente sistemazione» degli elettori nella Domus Sanctae Marthae, l’albergo vaticano dove Papa Francesco scelse di passare l’intero pontificato. E già il fatto che questo sia l’ultimo problema pratico rimasto in sospeso, fa capire che ormai ci siamo.

La Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis definisce le regole della Sede Vacante e stabilisce che l’elezione dev’essere convocata dopo quindici «interi» dalla morte del Papa e comunque «al massimo» entro venti giorni. Poiché Francesco è morto il 21 aprile, significa una data compresa tra il 6 e l’11 maggio, o dal 5 al 10 secondo le interpretazioni, fermo restando che la congregazione dei cardinali ha la facoltà di anticipare la data, se sono già arrivati tutti a Roma. 

«Extra omnes», «Fuori tutti», è la frase con cui si sigilla l’inizio del Conclave. A scegliere il Papa sono i cardinali elettori, che devono avere meno di 80 anni. Durante il periodo di voto, dal 2005 sono alloggiati presso Santa Marta e hanno il divieto di usare qualsiasi dispositivo o di mettersi in contatto con l’esterno. Le regole delle votazioni seguono le norme promulgate da papa Giovanni Paolo II nel 1996 con la costituzione apostolica Universi Dominici Gregispoi modificate da Benedetto XVI il 26 giugno 2007. Secondo le nuove disposizioni, dopo la 33esima o 34esima votazione si passa al ballottaggio tra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultimo scrutinio, ma rimane necessaria una maggioranza dei due terzi.

Le fumate

Ogni giorno, per eleggere il successore di Bergoglio, ci saranno due fumate: una alla fine della mattina (intorno alle ore 12) e l’altra alle 19.

Alla fine di ogni votazione, le schede vengono bruciate con l’aggiunta di un colorante: nero, in caso di mancate elezioni; bianco, qualora sia stato scelto il nuovo Santo Padre. Il fumo, che si alza dal comignolo del Palazzo apostolico, dà anche ai fedeli riuniti in piazza San Pietro la notizia della mancata o avvenuta elezione.

A elezione avvenuta, se il prescelto accetta la nomina dal comignolo uscirà la fumata bianca e nello stesso momento le sei campane di San Pietro suoneranno a festa. I rintocchi a festa hanno sempre scandito l’arrivo del nuovo Papa. Nella sagrestia della Sistina viene preparata una stanza con gli abiti per il nuovo Pontefice. Una volta eletto, il Papa raggiunge, da una piccola porta sulla parete absidale della Sistina, la «stanza delle lacrime», chiamata così perché è il luogo dove il prescelto sfoga l’emozione fino a quel momento trattenuta.

Il meccanismo del voto