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18/06/2025 ore 11.09
Societa

Corigliano Rossano, il procuratore D'Alessio al Comune: «Meno feste e più videosorveglianza»

Dopo l’ennesimo atto criminale in pieno centro, il procuratore chiede meno sprechi e più mezzi per contrastare la criminalità: «Non basta dire che si ha paura»
di Matteo Lauria

«Il dato delle tante difficoltà che si incontrano: il territorio è ostico. Fondamentale in tali scenari è anche la funzione del sistema di videosorveglianza che deve essere diffuso e funzionante. E in tal senso invito gli enti a investire meno in qualche festa e di più in sistemi di sicurezza». Parole secche, senza giri, quelle del procuratore Alessandro D’Alessio, raccolte e pubblicate dalla Gazzetta del Sud in merito alla scia di atti criminali a Corigliano Rossano, culminati nell’attentato incendiario ai danni di un’auto in pieno centro.

«Naturalmente, servono rinforzi nella guerra alla criminalità. Non è un segreto – conclude il procuratore di Castrovillari – che ci sia bisogno di più mezzi, più uomini e più attenzione da parte di tutti, soprattutto da parte dei cittadini. Anche in questa circostanza abbiamo riscontrato una scarsa collaborazione, mentre il loro contributo è fondamentale».

Ma c’è un punto su cui D’Alessio non lascia spazio all’ambiguità: l’atteggiamento dello Stato. «Non condivido la giustificazione che non si parla per paura e lo Stato non interviene. Se la collaborazione tra cittadini e istituzione diventa “sistema” ciò si traduce in pene certe e in una maggiore sicurezza per tutti». Il procuratore punta sulla concretezza: videosorveglianza, coinvolgimento reale della comunità, coordinamento costante tra forze dell’ordine e cittadini.