Cosenza, anche ZeroCalcare al fianco degli attivisti per i quali è stata chiesta la sorveglianza speciale
Cresce la mobilitazione per gli attivisti cosentini destinatari di una richiesta di sorveglianza speciale da parte della Questura. Anche ZeroCalcare, utilizzando la sua arte, si schiera al loro fianco (foto), «al fianco della parte sana della città, contro la criminalizzazione delle lotte sociali e le proposte di sorveglianza speciale», si legge in una nota degli stessi attivisti.
«Negli scorsi mesi – proseguono – abbiamo denunciato con forza, attraverso partecipate mobilitazioni, le condizioni drammatiche del sistema sanitario calabrese facendo i nomi e i cognomi dei responsabili di questo scempio. Ci siamo battuti con grande determinazione per la riapertura dei presidi ospedalieri chiusi nel 2011 a causa del piano di rientro, per il potenziamento dei consultori e per un piano di assunzioni che desse dignità a migliaia di operatori sanitari. Per questo motivo la questora Petrocca e i suoi cattivi consiglieri hanno deciso di perseguitarci ricorrendo all’utilizzo di una misura ereditata dal Codice Rocco, con cui il regime fascista controllava i dissidenti».
«Il messaggio che parte dalla questura di Cosenza è chiaro – aggiungono –. A chi denuncia pubblicamente le terribili condizioni in cui viviamo e le relative responsabilità politiche, esponendosi alla luce del sole, va tolta la libertà, costi quel che costi. Cosenza ha scelto da che parte stare e sta rispondendo a questo insopportabile attacco. Siamo solo all’inizio e c’è ancora tanto da fare, insieme. La mobilitazione della parte sana della città prosegue».