Cosenza capofila in Italia per una legge sulla libertà religiosa: la Carta Cosenza sarà presentata al Senato
La Commissione Cultura e Rapporti con il Culto del Comune di Cosenza rilancia il percorso avviato con le Chiese Evangeliche Pentecostali. Giovedì 30 ottobre, alla Sala Koch del Senato, la proclamazione ufficiale della Carta Cosenza
Si è riunita la Commissione Cultura e Rapporti con il Culto del Comune di Cosenza, impegnata nel percorso che vede la città bruzia prima e unica in Italia ad aver deliberato un atto di risoluzione giuridica come presupposto per la promulgazione di una legge definitiva sulla libertà religiosa.
Un cammino iniziato due anni fa grazie all’impegno del presidente della Commissione, Mimmo Frammartino, in collaborazione con la Federazione delle Chiese Evangeliche Pentecostali in Italia e con la Chiesa Evangelica locale Bethel, rappresentata nella seduta dal pastore Stefano Guglielmo e da Flora Barone, componente della segreteria esecutiva della Carta Cosenza.
Alla riunione ha preso parte anche il delegato del Sindaco ai Rapporti con le comunità religiose, Francesco Turco.
Proprio la Carta Cosenza verrà ufficialmente proclamata giovedì 30 ottobre, alle ore 16.30, nel convegno istruttorio che si terrà presso la Sala Koch del Senato della Repubblica. L’evento coincide con la celebrazione dei 25 anni di attività della Federazione Italiana delle Chiese Evangeliche Pentecostali, dedicata al tema “25 anni di storia e di unità”.
In rappresentanza del Comune di Cosenza parteciperà il presidente della Commissione Cultura e Rapporti con il Culto Domenico Frammartino, che illustrerà l’importanza di una legge nazionale capace di tutelare la libertà di credo e di culto nei rapporti con gli enti pubblici, in particolare quelli di prossimità.
Alla manifestazione di Roma parteciperanno, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, studiosi di diritto ecclesiastico delle Università di Firenze e Salerno, il preside della Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose e i referenti del Centro Studi sulle Libertà Religiose, Credo e Coscienza, impegnati nella definizione di un quadro normativo che renda la libertà religiosa un diritto costituzionalmente garantito, in forma e sostanza.