Cosenza e provincia senza acqua come nel terzo mondo. Sorical: «Situazione più critica»
Dal gestore idrico nuova doccia fredda, nonostante i rubinetti a secco, per la città di Cosenza e altri 25 comuni: «Impossibile oggi avere portate necessarie per garantire il servizio nelle 24 ore»
Appena stamattina avevamo evidenziato come gli ultimi due mesi per i cittadini della provincia di Cosenza siano stati molto duri a causa della carenza idrica e dei botta e risposta con Sorical. L’insofferenza per una situazione non degna di paesi civilizzati, è sfociata la settimana scorsa in una manifestazione a Rende proprio all’esterno del gestore idrico. Questa mattina nuova doccia fredda per 26 comuni, nonostante rubinetti a secco, con l’ennesima comunicazione.
Rotture, disagi, ingiunzioni: gli ultimi due mesi di Sorical a Cosenza e dintorni«La Calabria e le altre regioni del Sud Italia stanno attraversando un periodo di siccità severa, con un livello di stress idrico elevato non solo per usi agricoli e irriguo, ma nelle ultime settimane anche quelli idropotabili. La crisi idrica sta colpendo soprattutto la provincia di Cosenza dove l’assenza di invasi e la dipendenza da sole fonti sorgentizie non consente ai Comuni di avere portate necessarie per garantire il servizio idrico nelle 24 ore». Parole di Sorical in una missiva indirizzata ai Municipi e alla stampa.
«Le alte temperature e le scarse precipitazioni – fanno sapere - stanno riducendo con il passare delle settimane la disponibilità idriche mettendo a rischio la sostenibilità del servizio idrico. Oggi Sorical ha comunicato ai 26 Comuni serviti dagli acquedotti Abatemarco e Capodacqua che alimentano 26 Comuni un’ulteriore riduzione delle produzione che i tecnici della Sorical stanno equamente distribuendo ai serbatoi in testa alla reti di distribuzione. Stessa situazione per i Comuni serviti dall’acquedotto Savuto da Rogliano fino ad Aiello Calabro e Lago. In crisi anche le sorgenti degli acquedotti comunali lungo il territorio dell’appennino Paolano fino alla Basilicata».
«Sorical è impegnata a garantire il miglior servizio possibile in un contesto di grave carenza, ben maggiore rispetto a quella del 2017» afferma l’amministratore unico della Sorical, Cataldo Calabretta che spiega come «le chiusure notturne dei serbatoi o l’abbassamento di pressione nelle reti di distribuzione rappresenta uno strumento necessario affinché il servizio venga garantito durante il giorno».