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09/02/2024 ore 16.00
Societa

Cosenza, il popolo dei trattori non s'arrende: «Non lasceremo morire le nostre aziende» | FOTO

Il presidio degli agricoltori silani a Vaglio Lise va avanti ormai da tre giorni e tre notti: «Non andremo via da qui, fino a quando il Governo non emanerà un decreto che tuteli il ciclo di produzione»
di Emilia Canonaco

Lorenzo Pupo ha 23 anni e l’aria stanca. Ha trascorso le ultime tre notti nella cabina del suo trattore, circondato da bottiglie di acqua e confezioni di biscotti. Reclinare lo schienale del sedile non è bastato a garantirgli qualche ora di riposo. Dopo la laurea in Scienze turistiche e un master a Londra, ha deciso di lavorare nell’azienda agricola fondata dal suo bisnonno. «La morte di mio nonno ne aveva decretato la chiusura, e non mi rassegnavo all’idea. Del grande allevamento di ovini e bovini, del caseificio e della piantagione di patate, non rimaneva più niente».

Al tramonto, da Vaglio Lise s’alza il fumo del fuoco che gli agricoltori accendono per tenere lontano il freddo della notte. Il treppiede a gas riscalda l’acqua nella grande pentola, utilizzata per preparare un piatto di pasta fumante, mangiata in compagnia prima che ognuno vada a chiudersi nella cabina del proprio trattore. La protesta, a quanto pare, non finirà tanto presto.