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22/10/2025 ore 13.59
Societa

Cosenza, la Confal ricorda Elio Chiappetta a cento anni dalla nascita

Il segretario provinciale della Federazione Scuola: «La sua eredità costituisce un bagaglio gravoso di responsabilità»

di Emilia Canonaco

Ai cento anni dalla nascita di Elio Chiappetta, indiscusso protagonista del vero sindacato, un sentito e doveroso ricordo Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Elio Chiappetta, protagonista assoluto del vero sindacalismo e uomo di altri tempi. Nell'occasione pubblichiamo un sentito ricordo a firma di Francesco Chiappetta, Segretario Provinciale CONFAL Federazione Scuola di Cosenza. 

«Nel ricordare Elio Chiappetta, a un lustro di distanza dalla sua dipartita e oggi nel giorno in cui avrebbe compiuto cento anni dalla nascita, con tenace memoria nel sentirne viva la presenza mi rivolgo a lui con la deferenza che si tributa ai “vecchi” e con cordiale affetto». È quanto scrive Francesco Chiappetta, segretario provinciale della CONFAL Federazione Scuola di Cosenza.

«A lui persona d’altri tempi eppure figura così attuale, dotata di uno spirito indomito che lo spingeva ancora, seppure nella stanchezza e nella precarietà fisica degli ultimi tempi, ad accogliere e ad affrontare le continue sfide che provenivano da quel mondo della scuola in rapido cambiamento, in cui tuttavia profuse passione e impegno fino agli ultimi momenti della sua vita.

Rendese; tra i padri fondatori e indiscutibile protagonista del sindacato cosentino, calabrese e italiano, dove assunse ruoli di vertice; membro del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione), Organo collegiale della scuola a livello centrale istituito nel 1974; alla fine degli anni Ottanta, fu chiamato a Roma per partecipare attivamente alla stesura della legge n. 148/90 di riforma della Scuola elementare, che ha introdotto il team di insegnanti e i moduli didattici.

Nel corso della sua lunga attività, ha organizzato importanti convegni con la presenza di personaggi di spicco del panorama sindacale e politico nazionale. Negli anni Novanta, ha offerto il suo prezioso apporto all’ex Provveditorato agli studi di Cosenza per il programma di razionalizzazione della rete delle scuole della Provincia. Profondo conoscitore della realtà scolastica e delle dinamiche e delle norme che ne determinano il funzionamento, ha unito alla sua grande competenza un altrettanto grande cuore. Seduto alla scrivania dell'ufficio in Via delle Medaglie d'Oro, riceveva e ascoltava le richieste di associati, simpatizzanti, amici, conoscenti; prendeva in carico le istanze di insegnanti, personale ATA e lavoratori della scuola che si rivolgevano a lui: a tutti offriva una soluzione ponderata ed esaustiva, efficace e rasserenante.

Dotato di grande curiosità e sempre aperto alle innovazioni, nonostante la sua mente fosse un “computer vivente”, non disdegnò di imparare l’utilizzo del computer già novantenne, quando tutte le procedure erano oramai passate a essere espletate non più su carta ma in digitale.

Leggeva e-mail e bollettini; consultava internet da cui traeva le notizie dell’ultima ora e si collegava alle pagine del Ministero e degli uffici scolastici periferici; scriveva lettere e comunicazioni e ricorsi e conciliazioni. Ogni tanto, quando non ero in sede, mi telefonava chiedendomi aiuto per risolvere qualche problema tecnico. La sua eredità costituisce un bagaglio gravoso di responsabilità, ma che continuo a portare con l’abnegazione di chi nel solco dei suoi insegnamenti custodisce il disegno e protrae l’opera».