Cosenza, la raccolta differenziata è ancora un punto dolente. Dati sotto la media regionale
Nel 2024, a Cosenza la tariffa media per la gestione dei rifiuti si attesta a 352 euro, in calo del 5,7% rispetto ai 373 euro del 2023. Un risultato positivo per i cittadini, che vedono un alleggerimento del carico economico, ma il quadro si complica osservando i dati sulla raccolta differenziata. Con il 60% di rifiuti separati, la città si colloca al di sotto della media regionale del 54,6% e molto distante dall’obiettivo nazionale del 65% fissato già da anni dalla normativa europea.
Tariffe in Calabria: Cosenza in equilibrio tra riduzioni e criticità
L’analisi del rapporto di Cittadinanzattiva evidenzia come Cosenza si posizioni al di sopra della media regionale di 348 euro, ma ben al di sotto di città come Reggio Calabria, dove la Tari raggiunge 478 euro (+7,9% rispetto al 2023). Anche il dato di Catanzaro (265 euro) dimostra come vi siano disparità significative tra i capoluoghi calabresi.
Raccolta differenziata: un traguardo ancora lontano
Il dato del 60% di raccolta differenziata a Cosenza supera la media regionale ma rimane distante dal virtuoso 69,9% di Vibo Valentia, che guida la classifica in Calabria, e dall’80% raggiunto da alcune regioni settentrionali. In particolare, la città fatica a garantire progressi significativi, evidenziando un ritardo rispetto ai capoluoghi del Nord e della stessa media nazionale, che nel 2022 ha finalmente raggiunto il 65%.
L’urgenza di migliorare
A Cosenza, se da un lato si registra una riduzione delle tariffe che rappresenta un sollievo economico per i cittadini, dall’altro permane l’urgenza di migliorare l’efficacia della raccolta differenziata. La città è chiamata a colmare le lacune strutturali e organizzative per garantire una gestione più sostenibile dei rifiuti e allinearsi agli standard nazionali ed europei.